Le valvole ARI vengono utilizzate nelle applicazioni più comuni quando il processo produttivo richiede il controllo, l'intercettazione, la sicurezza degli impianti o lo scarico delle condense. Tali processi si trovano in tutte le aziende industriali operanti in diversi settori quali chimico, navale, farmaceutico, alimentare o nel settore civile dove le valvole ARI sono utilizzate, ad esempio, nei circuiti dell'acqua calda e fredda.
Acqua e liquidi + Alimentare e Beverage
Articoli, News, PDF, Prodotti, Webinar su Acqua e liquidi + Alimentare e Beverage.
Articoli e news su Acqua e liquidi + Alimentare e Beverage
Riqualificare e riscaldare una cantina di produzione e affinamento di vino. Avvalendosi di tecnologie in grado di garantire il raggiungimento degli obiettivi, abbattendo tempi morti e ostacoli realizzativi. Un ampliamento edilizio in grande stile quello effettuato dalla cantina Pelassa di Montà d'Alba (CN).
Anima Confindustria e le sue associazioni hanno lavorato di concerto con le istituzioni al recepimento della direttiva europea, per una maggiore tutela di imprese e consumatori.
COOL-FIT è una tecnologia all'avanguardia progettata per un utilizzo versatile negli impianti di refrigerazione. Un sistema sicuro, facile e veloce da installare, è ideale per i settori della produzione e stoccaggio di alimenti e bevande, nonché per le applicazioni HVAC. Il materiale del tubo interno in è PE100.
Grazie al nuovo showroom virtuale, Vogelsang GmbH & Co. KG offre ai suoi clienti una visione a 360 gradi delle soluzioni di triturazione e pompaggio per un'ampia gamma di settori industriali. Un ambiente realistico offre ai visitatori una panoramica della tecnologia Vogelsang per l'utilizzo, ad esempio, nell'industria della carne, nell'industria alimentare, nell'industria chimica, nel settore del riciclo e nella produzione di pitture e vernici. I touchpoint interattivi garantiscono un'esperienza multimediale interattiva, offrendo materiale informativo aggiuntivo, come video esplicativi, brochure, schede prodotto ed esempi di applicazione.
(in lingua inglese) Progetto di valorizzare i rifiuti lattiero caseari
Traccia della presentazione: 1. S.T.A. srl e la depurazione dei reflui da industria agroalimentare; 2. Criticità tipiche dei reflui agroalimentari da: a) Produzione vitivinicola; b) Macellazione e lavorazione carni; c) Industria lattiero-casearia; 3. Soluzioni innovative per realizzare la transizione ecologica.
Misurare in tutta sicurezza la portata del Biogas: come evitare i problemi di corrosione e lavorare al meglio Gli ingegneri responsabili della produzione di biogas che coinvolge i rifiuti organici industriali e il trattamento delle acque reflue urbane apprezzeranno il fatto che il robusto e affidabile misuratore ST51A di Fluid Components International (FCI) combina una precisione di misura superiore con un'elevata affidabilità e sicurezza di funzionamento. Il biogas proveniente da rifiuti organici come gli impianti di lavorazione di alimenti, i sistemi di fermentazione per prodotti lattiero-caseari o cantine e birrerie, così come il letame in azienda e gli impianti di trattamento delle acque reflue, viene spesso "digerito" in condizioni anaerobiche nei serbatoi dei reattori. Il risultato è un prezioso biogas, che viene misurato per supportare sistemi energetici ecologici di cogenerazione o per lo smaltimento in torcia. Questa potente miscela di metano combustibile (CH4), anidride carbonica (CO2), acqua e tracce di acido solfidrico corrosivo (H2S) è problematica per molte tecnologie di misurazione della portata. Le proprietà combustibili del gas CH4 richiedono le approvazioni di sicurezza HazEx. Inoltre, la natura corrosiva delle particelle di H2S influisce sulle prestazioni e può intasare molti sensori di flusso, portando a frequenti e laboriose pulizie. Il robusto misuratore massico termico ST51A di FCI è specificamente progettato per processi a biogas sporchi e potenzialmente pericolosi. Offre agli operatori del sistema una misurazione della portata massica altamente accurata e ripetibile per facilitare il controllo del sistema, registrare i dati di produzione del gas e fornire informazioni obbligatorie sulla sicurezza e sui rapporti ambientali. Per sopravvivere nei processi a biogas, il flussimetro ST51 è dotato di serie di una robusta struttura in acciaio inox 316 e di sensori termici in Hastelloy-C22. È dotato di un design senza parti in movimento, senza intasamenti, che elimina la necessità di una pulizia costante in condizioni di biogas umido e sporco. Il misuratore ST51A è dotato di approvazioni di sicurezza complete e globali per Divisione 1, Zona 1, area Ex. L'elettronica dello strumento è alloggiata in un resistente involucro con grado di protezione NEMA 4X, IP67 contro l'ingresso di polvere/acqua, completamente in metallo (alluminio e acciaio inox 316L) con doppie porte per condotti con filettature NPT o M20. Il trasmettitore può essere montato integralmente con l'elemento di portata (sonda) o può essere montato a distanza per una maggiore flessibilità di installazione. Lo strumento viene fornito di serie con doppie uscite 4-20 mA, conformi alle norme NAMUR NE43 e un'uscita a impulsi a 500 Hz. Il modello ST51A aggiunge le comunicazioni digitali tramite il protocollo HART, versione 7. Fornisce al personale dell'impianto dati digitali sui parametri di portata e temperatura, sullo stato di salute dello strumento, sulla diagnostica dei guasti e sulle informazioni sulla gestione delle risorse. Dispone inoltre della capacità di apportare modifiche alla configurazione sul campo, se necessario, utilizzando comunicatori portatili HART standard. Tutti i flussimetri di massa termici di FCI con comunicazione tramite protocollo HART sono certificati e registrati tramite FieldComm Group.
Il Biometano è un gas combustibile ottenuto per upgrading del biogas. Quest'ultimo viene normalmente prodotto dalla digestione anaerobica della frazione organica dei rifiuti, da fanghi di depurazione o da biomasse come reflui zootecnici, biomasse forestali, scarti di prodotti agroalimentari. Gli impianti di upgrading si occupano del trattamento e della purificazione del biogas per la trasformazione oltre al campionamento ed analisi su biometano e al sistema di monitoraggio.
Le due realtà hanno siglato una partnership per la costituzione di una NewCo per la trasformazione di rifiuti organici e reflui agroalimentari in metano 100% rinnovabile e compost, grazie a un impianto dotato delle migliori tecnologie, in linea con gli orientamenti dell'economia circolare. Stanziati investimenti per 28 milioni di euro. Il Gruppo Hera, attraverso la controllata Herambiente, e la società INALCA (Gruppo Cremonini), leader nella produzione di carni e nella distribuzione di prodotti alimentari, hanno siglato una partnership per la costituzione di una NewCo, denominata BIORG, con la finalità di produrre biometano, un combustibile 100% rinnovabile, e compost dalla raccolta differenziata dell'organico e dai reflui agroalimentari. Grazie a un investimento di circa 28 milioni di euro, sarà ristrutturato un sito di proprietà di Herambiente nel modenese, a Spilamberto, utilizzando le migliori tecnologie disponibili. L'impianto per la produzione di biometano entrerà in funzione entro il 2022. Dopo l'esperienza pionieristica di Sant'Agata Bolognese (BO), avviata nel 2018, prosegue così per il Gruppo Hera lo sviluppo della filiera del biometano, con l'obiettivo di arrivare a produrne nel 2024 oltre 15,5 milioni di metri cubi all'anno, aumentando più del doppio l'attuale quantitativo. Gli importanti benefici ambientali derivanti dalla partnership, anche per il territorio In particolare, in linea con l'attenzione della multiutility per tutti gli aspetti di sostenibilità ambientale, l'impianto di Spilamberto non comporterà l'utilizzo di nuovo suolo. Il gas naturale sarà ottenuto dalla digestione anaerobica di rifiuti organici provenienti dalla raccolta differenziata del Gruppo Hera e dagli scarti derivanti dal processo di lavorazione dell'industria agroalimentare, tra cui il processo produttivo delle carni di INALCA, società controllata dal Gruppo Cremonini. La produzione attesa, a regime, è di 3,7 milioni di metri cubi di biometano all'anno, che verranno immessi nella rete gas e restituiti al territorio per l'utilizzo in autotrazione.
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(in lingua inglese) Progetto di valorizzare i rifiuti lattiero caseari
Traccia della presentazione: 1. S.T.A. srl e la depurazione dei reflui da industria agroalimentare; 2. Criticità tipiche dei reflui agroalimentari da: a) Produzione vitivinicola; b) Macellazione e lavorazione carni; c) Industria lattiero-casearia; 3. Soluzioni innovative per realizzare la transizione ecologica.
Il Biometano è un gas combustibile ottenuto per upgrading del biogas. Quest'ultimo viene normalmente prodotto dalla digestione anaerobica della frazione organica dei rifiuti, da fanghi di depurazione o da biomasse come reflui zootecnici, biomasse forestali, scarti di prodotti agroalimentari. Gli impianti di upgrading si occupano del trattamento e della purificazione del biogas per la trasformazione oltre al campionamento ed analisi su biometano e al sistema di monitoraggio.
Lo smaltimento rifiuti liquidi considerati pericolosi da parte delle industrie alimentari è un problema. I mari, i fiumi, le fognature pubbliche, sono esposti a sversamenti indesiderati di sostanze liquide. Un rischio ambientale elevato comporta la necessità di intervenire con tempismo per intercettare i reflui prima di arrivare all'inquinamento dei mari.
Con le adeguate tecnologie, i materiali di scarto dell'industria alimentare, le acque reflue, gli scaduti e i resi possono essere valorizzati aumentando l'efficienza energetica, per esempio attraverso la produzione di biogas e il successivo upgrading a biometano.
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Gualerzi ha deciso di ridurre le emissioni acustiche, il consumo di acqua e di energia integrando diverse soluzioni energetiche, tra cui un impianti di trigenerazione di Centrica Business Solutions.
Nel sistema complesso di tubazioni presenti nella produzione di bevande possono essere presenti sostanze chimiche caustiche e gas pericolosi o asfissianti come anidride carbonica e ozono. E' quindi necessario neutralizzare i macchinari e mettere in sicurezza fonti di energia e valvole dei tubi.
Il test è stato condotto nell'impianto biogas di un mattatoio industriale. L'azienda presso cui si è svolta la prova, per un periodo di sette mesi, è dotata di un digestore mesofilo, monostadio, CSTR, con agitazione meccanica, alimentato con reflui di origine animale. La potenza elettrica di targa è pari a 950 kW/h; il biogas prodotto in media giornalmente è pari a circa 6000 Nm3; l'alimentazione giornaliera corrisponde a 300 tonnellate di scarti di lavorazione, con un corrispondente SRT pari a 24 giorni. La linea di lavaggio del biogas prevede un'unità chiller seguita da scrubber ad umido con soda. Prima dell'inizio del test industriale la produzione giornaliera media di metano era circa 4200 Nm3 con una resa sul teorico di circa 29%.
Presentazione dell'evoluzione aziendale e delle soluzioni per l'industria 4.0.
IBT EUROPE GmbH dal 2001 è Partner Esclusivo per il mercato italiano di Capstone, leader nei sistemi energetici con turbine a gas a tecnologia "oil-free" che consentono di ottenere impianti di co e trigenerazione garantendo una sensibile riduzione dei consumi (oltre il 30%), bassa manutenzione ed emissioni "near zero". In particolare, IBT ha sviluppato innovative applicazioni per assicurare la massima efficienza nelle industrie che hanno bisogno di vettori termici, quali il vapore saturo o l'acqua glicolata sotto zero per il loro processo pro¬duttivo. Questo le rende particolarmente adatte ad aziende dei settori Food & Beverage oppure quelle aziende che utilizzano gas esausti caldi direttamente in svariati processi industriali di essiccazione.
IBT EUROPE GmbH dal 2001 è Partner Esclusivo per il mercato italiano di Capstone, leader nei sistemi energetici con turbine a gas a tecnologia 'oil-free' che consentono di ottenere impianti di co e trigenerazione. In particolare, IBT ha sviluppato innovative applicazioni che assicurano la massima efficienza nelle industrie che hanno bisogno di vettori termici, quali il vapore saturo o l’acqua glicolata sotto zero, per il loro processo produttivo come il Food & Beverage oppure quelle aziende che utilizzano gas esausti caldi direttamente in svariati processi industriali di essicazione.
IBT EUROPE dal 2001 è Partner Esclusivo per il mercato italiano di Capstone, leader nei sistemi energetici con turbine a gas a tecnologia “oil-free” che consentono di ottenere impianti di co e trigenerazione che garantiscono una notevole riduzione dei consumi (oltre il 30%), bassa manutenzione ed emissioni “near zero”. In particolare, IBT ha sviluppato innovative applicazioni che assicurano la massima efficienza nelle industrie che hanno bisogno di vettori termici, quali il vapore saturo o l’acqua glicolata sotto zero, per il loro processo produttivo come il Food & Beverage oppure quelle aziende che utilizzano gas esausti caldi direttamente in svariati processi industriali di essicazione.
Le pompe centrifughe sono usate in molte applicazioni in cui vengono elaborati fluidi non newtoniani, come ad esempio nll'industria alimentare e mineraria. Questo lavoro analizza sperimentalmente e con simulazioni numeriche le prestazioni di una pompa centrifuga al variare del fluido elaborato (acqua e fluidi non newtoniani). Il comportamento realogico dei fluidi non newtoniani è stato caratterizzato sperimentalmente per poter essere utilizzato e adottato nel modello numerico sviluppato.
IBT ha sviluppato innovative applicazioni che assicurano la massima efficienza nelle industrie che hanno bisogno di vettori termici, quali il vapore saturo o l’acqua glicolata sotto zero, per il loro processo produttivo come il Food & Beverage oppure quelle aziende che utilizzano gas esausti caldi direttamente in svariati processi industriali di essicazione. Inoltre, il recente utilizzo del FORSU (Frazione Organica del Rifiuto Solido Urbano) negli impianti di depurazione acque vede l’impiego ottimale delle turbine Capstone alimentate a biogas che è prodotto in quantità sempre maggiori da questa tipologia di impianti.
Hallite Italia è lieta di introdurVi alle nostre speciali novità rappresentate da Tenute Hallite OptiSeal® Spring–Energized e Tenute Armorlene ® Hallite PTFE Queste speciali tenute sono il frutto di un continuo cammino innovativo volto a massimizzare tutte le necessità dei clienti partendo dal design, tempi di produzione e consegna, durata e ampiezza di utilizzo. Hallite OptiSeal® Spring–Energized. Le tenute spring energized della gamma Hallite OptiSeal® rappresentano un sistema di tenuta per applicazioni ad alte prestazione. Basso attrito, elevate pressioni di esercizio, resistenza a fluidi aggressivi, ampio range di temperature, elevate velocità di scorrimento sono tra le principali caratteristiche di successo che contraddistinguono queste tenute. Il sistema Hallite OptiSeal® si compone di un jacket in materiale termoplastico energizzato da molle metalliche. Queste speciali tenute possono essere utilizzate in molteplici applicazioni, anche le più speciali, grazie all’ampia gamma di materiali disponibili per il jacket e per la molla, e alla speciale geometria dei labbri di tenuta e dell’energizzante. Le applicazioni in cui possono essere utilizzate tali tenute spaziano dal food and beverage, con tenute riempite di silicone, a pacchi speciali stem seal per valvole Oil&Gas. Hallite Italia ha ottenuto la qualifica di Certified OptiSeal® Manufacturing Location, certificazione di eccellenza del gruppo Fenner PLC per il design e la produzione di tenute della gamma OptiSeal®. L’impianto produttivo di Hallite Italia sviluppa e produce soluzioni di tenuta OptiSeal®, rispettando i canoni qualitativi per i quali il brand Hallite è riconosciuto a livello globale. Armorlene ® Hallite PTFE. Hallite, leader nella fornitura di soluzioni di tenuta, ha sviluppato una nuova gamma di prodotti in materiale PTFE con un proprio marchio brevettato, denominato Armorlene®. Armorlene® Hallite PTFE vanta una serie di fattori competitivi di successo che lo rendono uno dei principali benchmark di mercato: è il più completo portafoglio prodotti PTFE , contando più di trenta profili dal design tecnologicamente avanzato e vanta 26 materiali diversi di cui 18 materiali Armorlene® PTFE. In termini di prestazione questi 18 nuovi materiali eguagliano od eccedono i più importanti benchmark di mercato. Oltre alla gamma dimensionale a catalogo, presso il centro di tornitura Hallite Italia vengono sviluppati prodotti speciali e/o su misura secondo le esigenze applicative del cliente in tempi rapidissimi. Infine, sempre presso il centro produttivo e distributivo di Hallite Italia, i clienti possono trovare tutto il supporto di engineering e customer care capace di rispondere a qualsiasi necessità applicativa. Armorlene® Hallite PTFE è il sistema di soluzioni di tenuta perfetto per tutte le applicazioni in cui vengono richieste precise ed elevate tecnologie e competenze.