La partnership tra Herambiente (Gruppo Hera) e Inalca (Gruppo Cremonini) ha ottenuto una menzione speciale per il contributo che l'impianto di Spilamberto dà alla decarbonizzazione: trasforma infatti i rifiuti organici e i reflui agroalimentari in biocarburante e compost a chilometri zero
Trattamento acqua + Alimentare e Beverage
Articoli, News, PDF, Prodotti, Webinar su Trattamento acqua + Alimentare e Beverage.
Premio Innovatori Responsabili, riconoscimento per l'impianto di biometano Biorg nella categoria 'Transizione ecologica'
Multiple resource recovery from dairy processing waste. A circular economy approach for its downstream valorization
- Pablo Martin Binder
- Articoli/Atti convegno
(in lingua inglese) Progetto di valorizzare i rifiuti lattiero caseari
Impianti di trattamento di depurazione dei reflui
- Giulia Saccani
- Articoli/Atti convegno
Traccia della presentazione: 1. S.T.A. srl e la depurazione dei reflui da industria agroalimentare; 2. Criticità tipiche dei reflui agroalimentari da: a) Produzione vitivinicola; b) Macellazione e lavorazione carni; c) Industria lattiero-casearia; 3. Soluzioni innovative per realizzare la transizione ecologica.
La misura di portata del Biogas: come evitare i problemi di corrosione con i misuratori di portata
- Precision Fluid Controls
- News
Misurare in tutta sicurezza la portata del Biogas: come evitare i problemi di corrosione e lavorare al meglio Gli ingegneri responsabili della produzione di biogas che coinvolge i rifiuti organici industriali e il trattamento delle acque reflue urbane apprezzeranno il fatto che il robusto e affidabile misuratore ST51A di Fluid Components International (FCI) combina una precisione di misura superiore con un'elevata affidabilità e sicurezza di funzionamento. Il biogas proveniente da rifiuti organici come gli impianti di lavorazione di alimenti, i sistemi di fermentazione per prodotti lattiero-caseari o cantine e birrerie, così come il letame in azienda e gli impianti di trattamento delle acque reflue, viene spesso "digerito" in condizioni anaerobiche nei serbatoi dei reattori. Il risultato è un prezioso biogas, che viene misurato per supportare sistemi energetici ecologici di cogenerazione o per lo smaltimento in torcia. Questa potente miscela di metano combustibile (CH4), anidride carbonica (CO2), acqua e tracce di acido solfidrico corrosivo (H2S) è problematica per molte tecnologie di misurazione della portata. Le proprietà combustibili del gas CH4 richiedono le approvazioni di sicurezza HazEx. Inoltre, la natura corrosiva delle particelle di H2S influisce sulle prestazioni e può intasare molti sensori di flusso, portando a frequenti e laboriose pulizie. Il robusto misuratore massico termico ST51A di FCI è specificamente progettato per processi a biogas sporchi e potenzialmente pericolosi. Offre agli operatori del sistema una misurazione della portata massica altamente accurata e ripetibile per facilitare il controllo del sistema, registrare i dati di produzione del gas e fornire informazioni obbligatorie sulla sicurezza e sui rapporti ambientali. Per sopravvivere nei processi a biogas, il flussimetro ST51 è dotato di serie di una robusta struttura in acciaio inox 316 e di sensori termici in Hastelloy-C22. È dotato di un design senza parti in movimento, senza intasamenti, che elimina la necessità di una pulizia costante in condizioni di biogas umido e sporco. Il misuratore ST51A è dotato di approvazioni di sicurezza complete e globali per Divisione 1, Zona 1, area Ex. L'elettronica dello strumento è alloggiata in un resistente involucro con grado di protezione NEMA 4X, IP67 contro l'ingresso di polvere/acqua, completamente in metallo (alluminio e acciaio inox 316L) con doppie porte per condotti con filettature NPT o M20. Il trasmettitore può essere montato integralmente con l'elemento di portata (sonda) o può essere montato a distanza per una maggiore flessibilità di installazione. Lo strumento viene fornito di serie con doppie uscite 4-20 mA, conformi alle norme NAMUR NE43 e un'uscita a impulsi a 500 Hz. Il modello ST51A aggiunge le comunicazioni digitali tramite il protocollo HART, versione 7. Fornisce al personale dell'impianto dati digitali sui parametri di portata e temperatura, sullo stato di salute dello strumento, sulla diagnostica dei guasti e sulle informazioni sulla gestione delle risorse. Dispone inoltre della capacità di apportare modifiche alla configurazione sul campo, se necessario, utilizzando comunicatori portatili HART standard. Tutti i flussimetri di massa termici di FCI con comunicazione tramite protocollo HART sono certificati e registrati tramite FieldComm Group.
Sistema di monitoraggio dell'upgrading biometano
- Federico Marsilli
- Articoli/Atti convegno
Il Biometano è un gas combustibile ottenuto per upgrading del biogas. Quest'ultimo viene normalmente prodotto dalla digestione anaerobica della frazione organica dei rifiuti, da fanghi di depurazione o da biomasse come reflui zootecnici, biomasse forestali, scarti di prodotti agroalimentari. Gli impianti di upgrading si occupano del trattamento e della purificazione del biogas per la trasformazione oltre al campionamento ed analisi su biometano e al sistema di monitoraggio.
Insieme a INALCA (Gruppo Cremonini) per la produzione di biometano
- Gruppo Hera
- News
Le due realtà hanno siglato una partnership per la costituzione di una NewCo per la trasformazione di rifiuti organici e reflui agroalimentari in metano 100% rinnovabile e compost, grazie a un impianto dotato delle migliori tecnologie, in linea con gli orientamenti dell'economia circolare. Stanziati investimenti per 28 milioni di euro. Il Gruppo Hera, attraverso la controllata Herambiente, e la società INALCA (Gruppo Cremonini), leader nella produzione di carni e nella distribuzione di prodotti alimentari, hanno siglato una partnership per la costituzione di una NewCo, denominata BIORG, con la finalità di produrre biometano, un combustibile 100% rinnovabile, e compost dalla raccolta differenziata dell'organico e dai reflui agroalimentari. Grazie a un investimento di circa 28 milioni di euro, sarà ristrutturato un sito di proprietà di Herambiente nel modenese, a Spilamberto, utilizzando le migliori tecnologie disponibili. L'impianto per la produzione di biometano entrerà in funzione entro il 2022. Dopo l'esperienza pionieristica di Sant'Agata Bolognese (BO), avviata nel 2018, prosegue così per il Gruppo Hera lo sviluppo della filiera del biometano, con l'obiettivo di arrivare a produrne nel 2024 oltre 15,5 milioni di metri cubi all'anno, aumentando più del doppio l'attuale quantitativo. Gli importanti benefici ambientali derivanti dalla partnership, anche per il territorio In particolare, in linea con l'attenzione della multiutility per tutti gli aspetti di sostenibilità ambientale, l'impianto di Spilamberto non comporterà l'utilizzo di nuovo suolo. Il gas naturale sarà ottenuto dalla digestione anaerobica di rifiuti organici provenienti dalla raccolta differenziata del Gruppo Hera e dagli scarti derivanti dal processo di lavorazione dell'industria agroalimentare, tra cui il processo produttivo delle carni di INALCA, società controllata dal Gruppo Cremonini. La produzione attesa, a regime, è di 3,7 milioni di metri cubi di biometano all'anno, che verranno immessi nella rete gas e restituiti al territorio per l'utilizzo in autotrazione.
Sversamenti indesiderati di sostanze pericolose
- Luigi Gabelli
- Articoli/Atti convegno
Lo smaltimento rifiuti liquidi considerati pericolosi da parte delle industrie alimentari è un problema. I mari, i fiumi, le fognature pubbliche, sono esposti a sversamenti indesiderati di sostanze liquide. Un rischio ambientale elevato comporta la necessità di intervenire con tempismo per intercettare i reflui prima di arrivare all'inquinamento dei mari.
Biogas da materiali di scarto dell'industria alimentare
- Alessandro Valentini
- Articoli/Atti convegno
Con le adeguate tecnologie, i materiali di scarto dell'industria alimentare, le acque reflue, gli scaduti e i resi possono essere valorizzati aumentando l'efficienza energetica, per esempio attraverso la produzione di biogas e il successivo upgrading a biometano.
Il biometano è al centro dello sviluppo dell'economia circolare. Una parte dell'opinione pubblica, tuttavia, è contr
- Legambiente
- News
Eppure le moderne tecnologie permettono di costruire impianti che funzionano bene e che prevengono le difficoltà. Il biogas si forma dalla decomposizione in assenza di ossigeno in ambiente controllato, di sostanze organiche da parte di microorganismi, secondo un processo che avviene anche in natura. Si produce a partire dalla frazione organica dei rifiuti urbani (FORSU), da biomasse agricole (effluenti zootecnici, colture di secondo raccolto, biomasse residuali), da scarti agroalimentari, fanghi di depurazione oppure dalla fermentazione anaerobica dei rifiuti stoccati in discarica. Il biogas viene normalmente utilizzato per la cogenerazione di elettricità e calore. Inoltre, nella sua formazione si produce anche una frazione semiliquida, detta digestato, riutilizzato in agricoltura come fertilizzante organico in genere dopo un opportuno trattamento aerobico.
Prevenzione legionella ed efficienza energetica: un binomio possibile
- Sergio La Mura
- Articoli/Atti convegno
Ogni anno la fonte ufficiale italiana (ISS) redige il rapporto annuale sulla legionellosi in Italia.
Test con blend batterico: abbattimento dei solfuri e miglioramento della resa energetica del biogas
- Redazione
- Articoli/Atti convegno
Il test è stato condotto nell'impianto biogas di un mattatoio industriale. L'azienda presso cui si è svolta la prova, per un periodo di sette mesi, è dotata di un digestore mesofilo, monostadio, CSTR, con agitazione meccanica, alimentato con reflui di origine animale. La potenza elettrica di targa è pari a 950 kW/h; il biogas prodotto in media giornalmente è pari a circa 6000 Nm3; l'alimentazione giornaliera corrisponde a 300 tonnellate di scarti di lavorazione, con un corrispondente SRT pari a 24 giorni. La linea di lavaggio del biogas prevede un'unità chiller seguita da scrubber ad umido con soda. Prima dell'inizio del test industriale la produzione giornaliera media di metano era circa 4200 Nm3 con una resa sul teorico di circa 29%.
Depurazione delle acque: la soluzione unica arriva da AUSTEP
- Austep
- News
Fondata nel 1995, AUSTEP si afferma sul mercato grazie allo sviluppo e alla progettazione di impianti di depurazione e trattamento acque industriali, specializzandosi anche nella realizzazione di impianti biogas, sia da sottoprodotti agricoli sia da scarti di macellazione, pollina e frazione umida dei rifiuti solidi urbani. Con esperienza decennale maturata nel settore del trattamento delle acque reflue di origine industriale, Austep concentra il proprio impegno operando per ridurre i fanghi biologici di supero, effettuare bonifica dei suoli, massimizzare la produzione di energia attraverso il trattamento anaerobico delle acque, riutilizzare le acque reflue e recuperare sottoprodotti. Lo sviluppo crescente di Austep e l’ingegneria di processo sono supportati dalla divisione interna R&S, focalizzata nelle attività di ricerca e sviluppo di nuove tecnologie, in collaborazione anche con Università Europee. L’approccio dell’azienda, per la riduzione dello scarico, è quello di risolvere il problema alla sorgente, riducendo le emissioni e, ove non sia possibile, proporre soluzioni economicamente vantaggiose e con tecnologia più affidabile. Diventa imperativo tenere sotto controllo l’uso dell’acqua nell’intero ciclo produttivo, utilizzando le migliori tecnologie per la sua depurazione e riutilizzo, per la riduzione degli sprechi energetici e dei rifiuti (fanghi) generati. Austep è attiva nello sviluppo di tecnologie chimico-fisiche e biologiche e di processo per il recupero e il riuso delle acque reflue, operando in settori industriali quali, chimico, farmaceutico, pertrolchimico, cartario, tessile, conciario, alimentare, agro-zootecnico. Compattezza, affidabilità, riutilizzo delle acque, produzione minima di fanghi e ottimizzazione dei consumi energetici sono alcuni dei vantaggi derivanti dagli impianti progettati da Austep per la depurazione e trattamento acque industriali. TECNOLOGIA E PROCESSO Il cuore del trattamento di acque di scarico industriali è stato sviluppato da Austep attraverso un sistema biologico aerobico estremamente compatto ed efficiente, basandosi sul processo Double Treat®, un modello tecnologico robusto ed affidabile per garantire stabilità al processo depurativo anche nelle condizioni più critiche e difficili. Nel processo Double Treat® la chiarificazione dell’effluente con sedimentazione secondaria è sostituita dalla flottazione ad aria disciolta (DAF) per una maggiore efficienza e controllo della separazione dei fanghi attivi ed una miglior qualità dell’effluente anche nelle condizioni più gravose. Dopo la flottazione il chiarito è inviato al sistema di filtrazione in continuo autopulente per il polishing finale e la rimozione spinta dei solidi sospesi. Gli impianti operanti con tecnologia Double Treat® possono operare con una concentrazione di biomassa nel reattore più elevata e quindi con volumi più ridotti rispetto ai sistemi tradizionali. Il fango flottato viene ispessito durante il processo di flottazione e non richiede ulteriori trattamenti prima dell’avvio alla disidratazione. Austep ha progettato e realizzato numerosi impianti Double Treat per scarichi industriali. Tutti casi di successo dove l’azienda ha potuto: 1. Risparmiare sull’area dedicata all’impianto 2. Avere un pay-back dell’investimento in 2,5 anni (mediamente) “Innovazione e tecnologia rappresentano uno dei punti di forza di Austep. La sinergia tra il centro di ricerca e sviluppo e il laboratorio è un elemento determinante che contribuisce a dare risposte concrete al mercato e alle aziende.” commenta Alessandro Massone, amministratore delegato di Austep “Abbiamo sviluppato un sistema biologico aerobico estremamente compatto ed efficiente per il trattamento di acque di scarico industriali, con tecnologia Double Treat®. Rispetto alla filtrazione a membrana (MBR) l’impianto Double Treat® assicura maggiore affidabilità, minori costi di gestione e manutenzione e minori investimenti. Poter annoverare tra i nostri clienti aziende importanti del tessuto italiano ed europeo ci rende particolarmente orgogliosi. Efficienza nel ciclo produttivo e qualità del prodotto sono aspetti fondamentali per le aziende dell’industria alimentare. Scegliere di integrare un impianto innovativo per il trattamento delle acque reflue significa proteggere l’ambiente, pensando al futuro e recuperando risorse utili alla produzione.”
Xylem presenterà un’ampia gamma di nuovi prodotti a MCE 2016, tutti votati all’efficienza energetica
- Xylem Water Solutions Italia
- News
Xylem, leader globale nel settore delle tecnologie idriche, presenterà numerose soluzioni ad alta efficienza energetica per applicazioni residenziali e commerciali in occasione della fiera di riferimento per il global comfort technology – Mostra Convegno Expocomfort 2016, che si svolgerà a Milano dal 15 al 18 marzo. Tra le molte novità verranno presentati la nuova generazione di Hydrovar, il sistema di controllo intelligente per pompe, e il nuovo “Smart Pump” range Lowara, una gamma di pompe equipaggiate con motori ad alta efficienza e un variatore di velocità integrato che può essere utilizzato in combinazione con quasi tutte le pompe Lowara. Tutti i prodotti esposti a MCE 2016 sono conformi alle più recenti regolamentazioni europee nel campo dell’efficienza, superandole in molti casi. Peter Agneborn, Global Business Unit Director, HVAC & Commercial Building Services, Xylem, sottolinea come: “La legislazione europea, unitamente alla crescente richiesta da parte del mercato di prodotti innovativi, versatili e affidabili, stanno portando il settore verso soluzioni complete che riducano il consumo energetico. Xylem non è solo pronta a soddisfare questi nuovi bisogni, ma sta guidando il cambiamento tramite design innovativi, miglioramenti continui e offerte formative rivolte ai propri dipendenti e a tutti gli attori del mercato.” La quarantesima edizione di MCE rappresenterà il palcoscenico globale per 10 lanci prodotto da parte di Xylem. • Xylem HVL – Next Generation HYDROVAR – introdotto nel 1995, HYDROVAR è stato rinnovato, confermandosi un punto di riferimento nel settore per l’ottimizzazione dell’efficienza di pompe a velocità variabile. Capace di gestire sistemi fino a otto pompe, HYDROVAR è caratterizzato dalla funzione “multimaster”, che consente a ciascuna pompa di prendere il controllo nel caso in cui una o più pompe o sensori non siano attivi. La funzione multimaster assicura un funzionamento costante dei gruppi di pressione, e la massima affidabilità in ogni applicazione commerciale e residenziale. Il nuova generazione di HYDROVAR non è solo un variatore di velocità, bensì un sistema di controllo intelligente che si adatta con precisione alle richieste dell’impianto, consentendo agli utilizzatori di ottenere risparmi sia in termini energetici che economici e garantendo al contempo l’ottimizzazione delle prestazioni dell’impianto. Il nuovo motore e il sistema di controllo rendono il nuovo HYDROVAR il più efficiente di sempre. HYDROVAR è ora anche più facile da installare e da utilizzare, e presenta funzionalità estese quali la compatibilità BACnet, per una facile integrazione con i sistemi di controllo degli edifici, e un filtro THDi che aumenta la durata delle apparecchiature migliorando la qualità dell’energia proveniente dalla rete elettrica. Hydrovar è disponibile anche con funzionalità Wi-Fi per controllare l’unità da remoto tramite un qualunque dispositivo mobile, portatili o PC. • Lowara “Smart Pump” range – Un range completo di pompe mono-fase equipaggiate con motori a magneti permanenti di ultima generazione e ad alta efficienza per applicazioni residenziali, commerciali e OEM. Pacchetti pre-programmati abbattono i tempi di installazione e di messa in servizio, riducendo così significativamente i costi relativi al ciclo di vita dei prodotti. Il drive integrato, intelligente e facile da configurare, può operare in modalità “sensored” o “sensor- less” (a seconda del modello di pompa) in sistemi mono-pompa o multi-pompa fino a tre unità, senza bisogno di pannelli di controllo esterni o di un PLC. Il drive include anche BACnet o Modbus e la funzionalità Wi-Fi opzionale. • Lowara e-GS borehole pumps – la gamma di elettropompe sommerse da pozzo e-GS Lowara ad alta efficienza è caratterizzata da un'idraulica ottimizzata e Indici di Efficienza Minima (MEI) che superano i requisiti ErP. Specificamente progettata per l'utilizzo in pozzi da 4", la nuova gamma di elettropompe sommerse e-GS è dotata di un innovativo design idraulico con “pacco giranti flottanti”, che consente il semplice passaggio della sabbia e delle sostanze abrasive, riduce i costi del ciclo vita e presenta una delle migliori caratteristiche di gestione della sabbia sul mercato. • Lowara ecocirc XL and XLplus – Circolatori ad alta efficienza dotati di tecnologie all’avanguardia in quanto ad idraulica, motori e controlli intelligenti, progettati in un’ottica di semplicità ed efficienza. Lowara ha ora esteso la gamma, aggiungendo numerosi nuovi modelli tra cui: ecocirc XL ed ecocirc XLplus 25-32 / 40-60; una versione da 100W ideale per applicazioni in edilizia “light commercial”; i modelli gemellari ecocirc XL ed ecocirc XLplus D 32-80 and 32-100 in versione flangiata o filettata per una maggiore flessibilità applicativa; ecocirc XL ed ecocirc XLplus con prevalenze massime di 15 e 18 metri per una maggiore copertura di performance. Sono inoltre disponibili modelli in bronzo per applicazioni domestiche con acqua calda in corpo pompa, ora disponibili anche in acciaio inox per un’efficienza ancora maggiore. Questi nuovi modelli fanno di ecocirc XL ed ecocirc XLplus una delle più vaste e complete gamme di circolatori nel mercato. • Lowara ResiBoost – Un nuovo regolatore di velocità variabile che controlla automaticamente la velocità della pompa mantenendo la pressione dell’impianto costante. ResiBoost è particolarmente facile da programmare e da utilizzare: una volta installato e regolata la pressione desiderata, l’unità è pronta all’uso. Resiboost ripristina automaticamente il sistema in caso di mancanza di corrente ed è dotato di un display LCD che mostra in modo chiaro eventuali messaggi di allarme e informazioni riguardo al funzionamento quali ore di funzionamento e numeri di avvii. ResiBoost è una soluzione ideale e dall’ottimo rapporto qualità-prezzo per controllare un gran numero di pompe Lowara in applicazioni residenziali. • Lowara Sekamatik – La serie Lowara Sekamatik è un range completo di stazioni di sollevamento per la raccolta e pressurizzazione di acque piovane, grigie, chiare e reflue in applicazioni di edilizia residenziale e commerciale. Il prodotto esposto durante MCE fa parte della serie 10E e si rivolge ad applicazioni residenziali compatte, grazie alle sue dimensioni contenute. Sekamatic 10E7M è una stazione di sollevamento di acque grigie e reflue, per lo smaltimento di fino a 3 unità sanitarie. Dotata di un trituratore che riduce eventuali rifiuti solidi a un liquame, Sekamatic 10E7M consente installazioni in presenza di tubature anche di piccole dimensioni, riducendo tempi e costi di installazione. È installabile dietro ai sanitari, grazie ad un ingombro molto ridotto. I prodotti verranno esposti in sei diverse isole tematiche: approvvigionamento idrico; HVAC – edilizia residenziale e commerciale; Commercial Building Services; motori e azionamenti a velocità variabile; pompe sommerse; e gruppi di pressione. Xylem presenterà anche il nuovo Xylem Learning Center (XLC) situato a Montecchio Maggiore, in provincia di Vicenza. Il nuovo centro di formazione dispone di nuovi impianti dimostrativi di pompe e sistemi di controllo, oltre a classi in cui i partecipanti possono concretamente installare e risolvere problemi legati a varie pompe e sistemi di controllo, in installazioni che riproducono fedelmente quelle reali. La struttura è inoltre equipaggiata con attrezzature audio/video all’avanguardia, per mettere a disposizione dei partecipanti le più recenti tecnologie di apprendimento in aule che possono ospitare fino a 70 partecipanti. Il Centro offre numerosi corsi, tra cui Industria Alimentare e Bevande, HVAC, Sistemi Idrici, Sistemi di Automazione e Controllo, Acque Reflue e Applicazioni per Edilizia Residenziale/Commerciale/Industriale.
Trattamenti biologici di acque reflue dell'industria agro-alimentare
- David Bolzonella
- Articoli/Atti convegno
Importanza del settore agro-alimentare, alcuni dati. Trends nella produzione mondiale di vino, e produzione 2014 per paese. Produzione di reflui e rifiuti(sottoprodotti) nell'industria enologica. Reflui & Rifiuti nella produzione del vino. Bioreattore a membrana (MBR). Un caso di studio: trattamento di reflui di cantina in MBR per il riutilizzo della risorsa idrica. Processi Aerobici vs Processi Anaerobici. Processi anaerobici per la depurazione di acque reflue da industria alimentare con recupero di biogas.
COFELY, dister energia e fusine energia entrano nel comitato energia da biomasse solide
- News
A poco più di dieci giorni dalla sua nascita, il Comitato Energia da Biomasse Solide (EBS) annuncia l’ingresso tra le sue fila di tre nuovi operatori: Cofely, marchio del Gruppo ENGIE (già GDF Suez), Dister Energia e Fusine Energia, società controllata dal Gruppo Holcim Italia. Cofely, leader nei servizi di efficienza energetica, possiede attualmente tre impianti alimentati a biomassa vegetale, uno in provincia di Bergamo e due in provincia di Brescia, per un totale di 38,2 MW di potenza elettrica e termica complessivamente installata. Dister Energia, invece, gestisce a Faenza, in provincia di Ravenna, una centrale per la produzione di energia termoelettrica a biomasse vegetali solide e liquide, per una potenza complessiva di oltre 30 MW installati, e un impianto di depurazione per reflui agroalimentari. Infine, Fusine Energia Srl ha realizzato la centrale a biomassa legnosa nel comune di Fusine, in provincia di Sondrio, di potenza pari a circa 5MW. Sale così a 18 il numero di produttori di energia elettrica da biomasse solide iscritti al Comitato che, con oltre 23 impianti alimentati da più di 3,5 milioni di tonnellate annue di biomasse e i suoi oltre 4 mila addetti (diretti e indiretti), rappresenta quasi il 60 % dell’energia elettrica prodotta in Italia attraverso questa fonte rinnovabile. L’ulteriore ingresso di tre operatori primari conferma la validità delle istanze rappresentate dal Comitato, nato con l’obiettivo di tutelare il settore, messo a rischio dal cambio del regime tariffario che andrà a soppiantare i Certificati Verdi e che, per effetto del mancato adeguamento delle tariffe incentivanti agli attuali prezzi dell’energia, comporterà la crisi del settore, della sua filiera e dell’indotto, ma soprattutto la perdita dei benefici che il comparto apporta al sistema economico e sociale italiano. In particolare, gli impianti di Cofely utilizzano circa 170.000 tonnellate di materiale da combustione, proveniente dai territori circostanti, secondo il modello della filiera corta, per produrre 100 milioni di kWh di energia elettrica. Il quantitativo di elettricità prodotto è in grado di soddisfare il fabbisogno annuo di più di 30.000 famiglie. Mentre la centrale termoelettrica gestita da Dister Energia produce, tramite gli scarti della produzione vinicola e frutticola, circa 260.000 MWh/anno di energia e consente una riduzione delle emissioni di CO2 del 90%, rispetto all’impatto ambientale nel preesistente sito produttivo. La centrale di Fusine utilizza 80.000 tonnellate di biomassa legnosa - reperita localmente - per produrre 40 milioni di kWh di energia elettrica. Il quantitativo di elettricità prodotto dall'impianto di Fusine è in grado di soddisfare il fabbisogno annuo di più di 13.000 famiglie
Uso dell'ozono nel trattamento di acque reflue di cantine
- Davide Andriollo
- Articoli/Atti convegno
L’obiettivo di tale progetto è quello di sviluppare una tecnologia innovativa che consenta l’uso dell’ozono per il riutilizzo di reflui dell’industria agroalimentare (con particolare riferimento ai settori vitivinicolo e lattiero caseario) a fini irrigui, garantendo un significativo risparmio in termini di costi di impianto e di consumi energetici. Nello specifico ho collaborato con il responsabile tecnico-scientifico di Aslan nell’analizzare i risultati delle analisi finora effettuate, in particolare presso le aziende vinicole che hanno partecipato al progetto di ricerca.
Produzione di energia e compost da rifiuti organici, urbani e industriali e da biomasse agricole
- Paolo Bozano Gandolfi
- Articoli/Atti convegno
Analisi sulle problematiche riscontrate in impianti di digestione anaerobica che hanno trattato biomasse ed affluenti zootecnici, fanghi da depurazione reflui, sottoprodotti e scarti agroalimentari. Diverse le difficoltà affrontate, dalla presenza di contaminanti nella sospensione organica e nel digestato all'incremento dell’usura ed degli intasamenti. che hanno comportato costi elevati e il fermo dell'impianto.
Uso dell’ ozono nel trattamento di acque reflue di cantine
- Davide Andriollo
- Articoli/Atti convegno
Sviluppo di una tecnologia innovativa che consenta l’uso dell’ozono per il riutilizzo di reflui dell’industria agroalimentare (con particolare riferimento ai settori vitivinicolo e lattiero caseario) a fini irrigui, garantendo un significativo risparmio in termini di costi di impianto e di consumi energetici.
Il nuovo sensore ottico per la misura continua e on-line del COD correlato alla presenza di zuccheri nelle acque reflue
- Giovanni Zanoni
- News
La misura automatica e continua del COD attraverso l’analizzatore on-line OD01, trova la sua principale applicazione negli impianti di imbottigliamento delle bevande o dolciari o più in generale alimentari, in cui la sostanza organica presente nelle acque reflue è derivata da zuccheri. Il sistema di analisi OD01 si presenta come un monoblocco autoportante dotato di pompa sommersa di prelevamento e ricircolo.
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