Lo sviluppo industriale, le nuove abitudini di consumo, il continuo aumento della domanda di materie prime associate alla crescita della popolazione e la conseguente crescita del settore industriale, in particolare quello della moda, hanno portato a una riflessione in diversi segmenti della società, sulla scarsità delle risorse che risultano essere limitate, sull'aumento delle emissioni di gas a effetto serra, sull'aumento del consumo di energia e sulla produzione di rifiuti; tutti questi fattori hanno fatto emergere il concetto di "economia circolare".
Effetto serra
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Articoli e news su Effetto serra
Aumentare la produzione di biometano (+66%), ridurre i costi di produzione (-44%), evitare l'emissione in atmosfera di gas a effetto serra (-113 milioni di tonnellate di CO2 equivalente) e creare nuovi posti di lavoro (circa 300mila) in Europa entro il 2030. Sono questi gli obiettivi del nuovo progetto europeo Biomethaverse da 10 milioni di euro, che vede coinvolti 22 partner da 9 Paesi UE, tra cui ENEA, ISINNOVA (coordinatore), Politecnico di Milano, Gruppo CAP, SIAD e Consorzio Italiano Compostatori in Italia.
SBTi ha verificato l'obiettivo zero emissioni GHG di SKF per il 2050 e ha approvato gli obiettivi, basati su principi scientifici, per la riduzione delle emissioni a breve e lungo termine del Gruppo svedese. L'approvazione di SBTi - l'ente globale che consente ad aziende e istituzioni finanziarie di stabilire target per la riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra in linea con i modelli climatici di ultima generazione - conferma che il piano di SKF soddisfa sia i criteri dell'Ente, sia gli obiettivi dell'Accordo di Parigi.
Con l'obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra e il consumo energetico nel settore immobiliare entro il 2030, e raggiungere il "Net Zero" nel 2050, in questi giorni il Parlamento Europeo ha approvato la direttiva sulle 'case green'. Infatti, anche gli studi realizzati dalla Commissione europea, evidenziano che gli edifici sono responsabili del 40% dei consumi di energia e del 36% delle emissioni di gas a effetto serra.
Le politiche energia-clima avevano riportato un'attenzione al nucleare privo di emissioni di gas ad effetto serra, anche se il timore di nuovi possibili incidenti e il problema della lunga vita di scorie altamente radioattive permanevano nell'accettazione da parte delle popolazioni di varie nazioni, tra le quali in prima fila l'Italia.
Fincantieri e Renovit, società controllata da Snam e partecipata da CDP Equity (CDPE) che opera nel settore dell'efficienza energetica, hanno firmato un accordo per la realizzazione di impianti fotovoltaici in 5 siti produttivi italiani di Fincantieri, con l'obiettivo di assicurare un risparmio sulla spesa energetica e di contribuire ai più ampi obiettivi di abbattimento delle emissioni di gas a effetto serra (o GHG - Greenhouse Gases).
decarbonizzazione dei trasporti è uno dei fattori principali per conseguire nel modo più efficiente l'obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra. Nello specifico, il settore dei trasporti deve subire una trasformazione che comporta una riduzione del 90% delle emissioni di gas a effetto serra, garantendo nel contempo soluzioni a prezzi accessibili ai cittadini.
Fincantieri e Renovit, società controllata da Snam e partecipata da CDP Equity (CDPE) che opera nel settore dell'efficienza energetica, hanno firmato un accordo per la realizzazione di impianti fotovoltaici in 5 siti produttivi italiani di Fincantieri, con l'obiettivo di assicurare un risparmio sulla spesa energetica e di contribuire ai più ampi obiettivi di abbattimento delle emissioni di gas a effetto serra (o GHG - Greenhouse Gases).
Si stima che il 50% delle emissioni marittime di CO2 sia associato a navi superiori a 60.000 T, corrispondenti a solo il 5% della flotta mercantile in numero. Le strategie di riduzione dei gas a effetto serra dovrebbero quindi mirare principalmente alle navi oceaniche grandi e molto grandi.
L'Italia è sempre più al centro dell'innovazione per Schneider Electric, leader mondiale nella trasformazione digitale della gestione dell'energia e dell'automazione. L'azienda infatti annuncia che, a partire dai primi mesi del 2022, nello stabilimento di Stezzano (BG) dedicato alla produzione di quadri elettrici di Media Tensione sarà avviata la produzione per l'Italia e i principali paesi del Sud Europa, quali Spagna e Portogallo, di SM AirSeT: una soluzione unica nel settore, che sostituisce con l'aria l'uso del gas SF6, come gas per l'isolamento (SF6 è uno dei più potenti gas a effetto serra esistenti).
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Il settore energetico è la principale causa dell'effetto serra (75% inEU). È dunque naturale che l'energia costerà di più. Occorre investire molte risorse nella decarbonizzazione. Il pacchetto Pronti per il 55% nasce come proposta di percorso verso il target europeo di riduzione delle emissioni di gas serra del 55% al 2030 rispetto al 1990. Le direttive sull'efficienza energetica e le fonti rinnovabili saranno riviste per introdurre i nuovi obiettivi collegati al 55%. Il Fit for 55 per i trasporti. Novità per ETS - emission trading, e ESR - effort sharing regulation. Progetti europei
Altri contenuti su Effetto serra
Incremento dell'efficienza energetica ed economica e progressiva decarbonizzazione dell'economia nazionale; la rilevante contrazione del PIL e l'aumento della quota di consumi di energia da fonti rinnovabili dal 2007 hanno determinato una sensibile riduzione delle emissioni di gas serra. È quanto emerge dagli indicatori energetici ed economici in relazione alle emissioni di gas a effetto serra e al consumo di energia nel Rapporto ISPRA disponibile online (https://www.isprambiente.gov.it/it/pubblicazioni/rapporti/indicatoridi-efficienza-e-decarbonizzazione-del-sistema-energetico-nazionale-e-del-settore-elettrico/). Un ruolo significativo spetta al settore elettrico, uno dei principali attori del sistema energetico nazionale. È stato analizzato il ruolo dei fattori che determinano l'andamento delle emissioni di gas serra, quali crescita economica, mix di fonti fossili e rinnovabili, efficienza di trasformazione e fattori di emissione dei combustibili. In merito al settore elettrico sono stati elaborati i fattori di emissione di gas serra e altri contaminanti atmosferici.
La Carbon Footprint - impronta di carbonio o impronta ecologica - è una misurazione che esprime la quantità di emissioni di gas a effetto serra che vengono generate durante la vita di un prodotto, servizio o di un'intera organizzazione, azienda e individuo. Viene espressa in tonnellate di CO2 equivalente, una misura che esprime l'impatto sul surriscaldamento globale dei gas serra rispetto alla stessa quantità di anidride carbonica. Oggetti o processi produttivi e aziende intere: tutto ha un impronta ambientale determinata, sia di acqua che di gas inquinanti. L'impronta di carbonio in particolare ci permette quindi di capire la quantità di emissioni di CO2 che un certo un oggetto che compriamo - o servizio che decidiamo di usufruire - emette in atmosfera; questo comprende sia le emissioni dirette nel processo di produzione, sia tutte quelle che indirettamente vengono coinvolte.
Circa un terzo delle risorse del Recovery Plan italiano sono rivolte alla transizione ecologica e all'abbattimento delle emissioni di gas clima-alteranti. Uno degli aspetti non ancora presi in considerazione nella stesura del PNRR riguarda le emissioni serra causate dai vecchi impianti di refrigerazione commerciale, installati principalmente nei supermercati e in alcuni centri di stoccaggio. Mentre in molti paesi europei nel corso degli ultimi anni è stata incentivata l'adozione di gas refrigeranti a basso impatto ambientale, in Italia vengono ancora utilizzati su larga scala i cosiddetti F-Gas, sostanze che contribuiscono ad aumentare l'effetto serra.
Oggi, il mondo sta affrontando molte sfide di grande rilevanza, tra cui gli effetti dell'aumento della popolazione mondiale sulla disponibilità di cibo, energia e acqua. Inoltre, le emissioni di gas a effetto serra (GHG) e vari altri inquinanti rappresentano una grave minaccia per l'umanità a causa del cambiamento climatico da esse indotto e di conseguenza, il divario tra sostenibilità ambientale e crescita economica è in aumento. Pertanto, la necessità di tecnologie sostenibili e di politiche per mitigare il cambiamento climatico fornendo al contempo un approvvigionamento costante di energia per l'industria,i trasporti e gli usi civili, così come la capacità di rifornire l'industria chimica con materie prime sostenibili sono diventate esigenze fondamentali per consentire lo sviluppo delle economie emergenti e il mantenimento degli standard sociali nelle economie consolidate.
TEWI, ovvero Total Equivalent Warming Impact, è il parametro che monitora il comportamento complessivo di una macchina frigorifera ai fini dell'effetto serra. Esso valuta infatti, oltre all'impatto diretto del fluido refrigerante qualora si liberasse in atmosfera, le emissioni climalteranti nella produzione e alimentazione della macchina o quelle causate da eventuali perdite dei circuiti.
Il rapporto ISPRA appena pubblicato (aprile 2020) può fornirci un supporto per cercare di vedere il prossimo futuro un po' più roseo, o quantomeno meno grigio. Più nel dettaglio si tratta del "National Inventory Report 2020" contenente i dati sulle emissioni di Greenhouse Gases (gas a effetto serra) per gli anni 1990-2018. Essendo un arco temporale abbastanza lungo, ci permette di osservare un trend piuttosto significativo. La buona notizia è quella che le emissioni totali di gas serra, espresse in CO2 equivalente, escluse le emissioni e gli assorbimenti derivanti dall'uso del suolo e dalla silvicoltura, sono diminuite del 17,2% tra il 1990 e il 2018 (da 516 a 428 milioni tonnellate di CO2 equivalenti).
Si riportano di seguito alcuni esiti e aspetti interessanti per quanto concerne il tema dell'energia e dell'ambiente. Tali tematiche sono e saranno affrontate da buona parte delle commissioni tecniche in seno al CTI. Tra gli obiettivi riportati nel documento vi è quello di perseguire una strategia di crescita dell'UE "giusta e inclusiva" attraverso la creazione di una società ad emissioni nette di gas a effetto serra pari a zero e in cui la crescita economica sia disgiunta dall'utilizzodelle risorse. Per sostenere il Green Deal europeo sarà necessario riesaminare le politiche per l'approvvigionamento dell'energia pulita in tutti i settori dell'economia focalizzando indirizzando i necessari investimenti sulla protezione e il ripristino degli ecosistemi naturali, agevolando l'utilizzo sostenibile delle risorse e perseguendo azioni per il miglioramento della salute umana.
(In lingua inglese) L'introduzione di sistemi ad iniezione diretta nei motori alimentati a benzina (GDI) costituisce una promettente soluzione tecnica per ridurre le emissioni di gas a effetto serra (GHG) ma, al contempo, tende a promuovere la formazione di un più alto numero di particelle ultrafini (PN) rispetto alla tecnologia ad iniezione indiretta (PFI). La comunità scientifica ha profuso un notevole sforzo nell'investigazione delle cause principali che portano alla formazione del particolato tramite simulazioni 3D-CFD. In questo lavoro, una metodologia basata sul Metodo delle Sezioni è utilizzata e validata al fine di predire quantitativamente la massa di particolato (PM), il numero di particelle (PN) e la distribuzione dei diametri delle particelle (PSDF) sulla base di misure sperimentali effettuate su un motore di ricerca GDI ad accesso ottico. (Presentazione in inglese)
La "carbon footprint" (impronta di carbonio) è una misura che esprime in CO2 equivalente il totale delle emissioni di gas ad effetto serra generate nel ciclo di vita di un prodotto/servizio: più basso è questo numero e più l'azienda può essere definita sostenibile. Intergen, con importanti referenze presso aziende alimentari italiane, può testimoniare quanto la riduzione di emissioni di gas serra conseguente all'adozione della cogenerazione possa aiutare nella riduzione della "carbon footprint", quindi nella sostenibilità ambientale dell'azienda.
Negli ultimi anni la necessità di ridurre le emissioni mondiali di gas a effetto serra ha portato, tra le altre cose, a studiare e realizzare tecnologie innovative nel campo delle macchine elettriche rotanti, mirate a: 1) Aumentare il rendimento degli utilizzatori primari di energia elettrica, ossia i motori elettrici 2)Incrementare lo sfruttamento delle fonti rinnovabili, aumentando l'efficienza di generatori eolici ed idroelettrici 3) Migliorare le prestazioni dei motori nella trazione elettrica, inclusi i veicoli ibridi, contenendone i costi