- Presente e futuro della biomassa in Lombardia: il programma regionale Energia Ambiente e Clima (PREAC) e le novità della DGR XI/5360a - Il riscaldamento a biomasse, la situazione in Piemonte - Bellezza, cura e norma - Punti di forza, criticità, e prospettive di sviluppo delle biomasse legnose in Italia - Non dimentichiamo le stufe ad accumulo - Novità normative ed opportunità nel settore dei generatori a biomassa - Bioenergie: la soluzione al caro-energia. Aumenta la domanda di famiglie e imprese
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Articoli e news su Legno
- Idrogeno da materiali di scarto - E-fuels - Le nuove sfide
Indicazioni per la valutazione e scelta dei principali componenti di un moderno impianto a biomassa di media e grande potenza, scelta del sistema di estrazione del cippato e del sistema di filtrazione e trattamento dei fumi da abbinare al generatore.
- Scopo e campo di applicazione - Verifica del locale d'installazione - Ventilazione - Scarico condense La UNI 10683 definisce i requisiti di verifica - installazione - controllo - manutenzione di apparecchi con potenza al focolare < 35kW alimentati a biocombustibili solidi. I biocombustibili solidi sono ricavati da coltivazioni dedicate o prodotti lavorazioni, quali: cippato, pellets, scarti dell'industria agroalimentare, scarti della lavorazione del legno, rifiuti agricoli.
- Le caldaie a legna e pellet sono l'alternativa sostenibile che fa risparmiare in bolletta - Per il residenziale, Viessmann propone la caldaia a pellet Vitoligno 300-C, le caldaie a legna Vitoligno 150-S e le caldaie Schmid Zyklotronic XV e UTSD - Grazie all'accordo strategico siglato in esclusiva con Schmid AG, leader tecnologico nel settore della biomassa, Viessmann opera anche nel settore della biomassa per l'ambito industriale e commerciale - Le soluzioni Viessmann possono usufruire dei diversi incentivi statali per l'edilizia: Superbonus 110%, Ecobonus e Bonus Casa 50%, Conto Termico - Viessmann sarà presente con le sue proposte a Progetto Fuoco s Verona dal 4 al 7 maggio
Da un anno a questa parte il prezzo del pellet si è notevolmente impennato. Non solo, all'aumento del prezzo è seguita una difficoltà sempre maggiore nel procurarsi il pellet stesso. Ma come è potuto succedere? Una prima risposta viene dalla materia prima che compone il pellet, ovvero il legno. A partire dalla ripresa economica del 2021 il prezzo del legname è tornato ai valori pre 2018, con un aumento fino al +300% che ha causato una diminuzione di acquisti e ordinativi.
Prospettive future: - Smart Grids - Sistemi energetici intelligenti - controllo efficiente dell'elettricità - Approvvigionamento energetico decentralizzato - Fonti di energia rinnovabile - Evitare i combustibili fossili - Minimizzare le emissioni di CO2
ll cippato coniuga creazione di ricchezza a livello locale, produzione di calore a basso costo e la comodità di avere un impianto di combustione automatico. La produzione della biomassa avviene utilizzando tutte le qualità del legno non trattato, legno di alberi danneggiati da tempeste, cortecce, rami e scarti provenienti dalla manutenzione di boschi. La produzione del combustibile è affidata a boscaioli locali i quali dopo un'opportuna fase di essiccazione della durata di alcuni mesi, provvedono a tagliare la legna in trucioli.
Esistono diverse tipologie di biomasse che possono essere utilizzate come combustibile nelle caldaie industriali: possono essere di origine agricola (materiali derivanti da interventi di potatura su vigneti, frutteti, oliveti, noccioleti, oltre a sottoprodotti dell'attività agricola), potature di origine forestale o residui organici di lavorazioni industriali. Per essere utilizzate, tutte queste biomasse devono avere subito solamente lavorazioni di tipo meccanico.
Gli Enti pubblici lombardi che utilizzano nei propri edifici impianti di climatizzazione invernale obsoleti possono sostituirli sfruttando fondi regionali. C'è tempo fino al 20 luglio. Con il Bando regionale ex l.r. 9/20, la Lombardia promuove negli Enti pubblici la sostituzione delle caldaie funzionanti a combustibili solidi e liquidi, oppure quelli con oltre 15 anni di vita indipendentemente dal combustibile utilizzato. Al loro posto dovranno essere installati impianti a emissioni quasi nulle (pompe di calore) oppure ci si dovrà allacciare a reti di teleriscaldamento. Per Comuni sopra i 300 metri di quota, sarà anche possibile installare impianti a bassissime emissioni. La conclusione dei lavori connessi all'intervento dovrà avvenire entro il 2022. Chi può partecipare al Bando di Regione Lombardia? Al Bando possono partecipare i seguenti soggetti pubblici: - Enti locali lombardi (ovvero: Comuni, Province, Città Metropolitane, Comunità Montane, Unioni di Comuni); - Aziende lombarde per l'Edilizia Residenziale pubblica (ALER); - Parchi nazionali e consorzi ed enti autonomi gestori di parchi e aree naturali protette. Il soggetto pubblico deve essere proprietario dell'edificio in cui viene sostituito l'impianto. Qual è l'importo erogato? Il Bando di Regione Lombardia eroga un contributo a fondo perduto che copre fino al 90% del costo degli interventi, con un massimo erogabile per ogni beneficiario pari a 200.000 euro. Nel caso di installazione di impianti a bassissime emissioni, ammissibili solo sopra i 300 metri di quota, la percentuale massima di finanziamento è del 70%. La modalità di erogazione prevedono che il 50% sia fornito in anticipo all'accettazione del contributo assegnato, e il restante 50% a partire dal 2022, alla rendicontazione finale delle spese sostenute. Complessivamente, le risorse al momento messe a disposizione ammontano a 3,4 milioni di euro, di cui 1,7 milioni per il 2021 e 1,7 per il 2022. Quali tecnologie si possono installare? - Installazione di pompa di calore, comprese le opere complementari all'intervento come: sistemi di monitoraggio dei consumi energetici; sistemi di telecontrollo e/o telegestione dell'impianto; interventi sul sistema di distribuzione ed emissione del calore; - Installazione di pompa di calore elettrica, compresi: impianto fotovoltaico dotato di sistema di accumulo dell'energia elettrica; sistema di accumulo dell'energia elettrica, anche al servizio di impianto fotovoltaico già esistente; - Opere di allaccio alla rete di teleriscaldamento (limitatamente alla parte a carico del soggetto beneficiario); - Sistemi integrativi di generazione a fonte non rinnovabile ad alta efficienza, per rendere i Sistemi più flessibili (solo ad integrazione degli impianti a fonte rinnovabile); - Sistemi di controllo automatico per la regolazione ottimale degli impianti di integrazione a fonte fossile (se presenti); - Impianti a bassissime emissioni per i Comuni sopra i 300 metri di altitudine: caldaie conformi al Reg(UE) 813/2013 del 2 agosto 2013; impianti a fonti di energia rinnovabile (pellet e cippato certificati) di potenza superiore ai 35 kW in classe 5 Stelle, dotate di alimentazione automatica e di sistema di filtrazione integrato o esterno al corpo caldaia.
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La cogenerazione a biomassa da cippato di legno di GLOCK ha il pregio di essere stata completamente sviluppata prima dell'inserimento nel mercato, e ad oggi risulta essere l'unica alternativa rinnovabile con performance garantite.
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Il tema della biomassa è sempre stato di primaria importanza all’interno delle Commissioni Tecniche (CT) del CTI, tanto che al momento sono ben cinque le CT che se ne occupano. Per affrontare le diverse tematiche coinvolte, le CT stanno lavorando su diversi aspetti. Partendo dalle norme di prodotto della serie EN 16510, di cui la CT 257 ha in incarico la stesura delle parti 2-6 (apparecchi a pellet) e 2-7 (apparecchi a doppio combustibile pellet-legna), e arrivando alla revisione della EN 303-5, sulle caldaie con potenza fino a 500 kW. Sotto revisione c’è la UNI 10683, sull’installazione, manutenzione e verifica degli apparecchi a biomassa (CT 257), cui si collegano la revisione della UNI 10412 sulla sicurezza idronica e della UNI 8065 sul trattamento chimico dell’acqua negli impianti termici (entrambe portate avanti dalla CT 253).
Scegliere una caldaia a legna significa dare un importante contributo all'ambiente e alla tutela del clima: durante la combustione, infatti, la quantità di anidride carbonica ceduta all'ambiente è pari a quella prelevata dalla pianta durante il suo processo di crescita. Anche come completamento di un impianto di riscaldamento esistente, una caldaia a legna consente di ridurre notevolmentei costi di gestione, soprattutto se al sistema viene abbinato un impianto solare termico per la produzionedi acqua calda sanitaria. Viessmann offre una gamma completa di sistemi di riscaldamento a legna e per tutti i tipi d’impianto per potenzialità da 2,4 a 13.000 kW.
Evoluzione della normativa tecnica a supporto dell’innovazione tecnologica degli impianti a biomassa
Introduzione a: • novità prEN 303-5 per Generatori a condensazione e a tenuta, novità per biocombustibili solidi. • ISO/DIS 20023 - Biocombustibili solidi - Sicurezza gestione biocombustibile solido pellet - L'utilizzo sicuro e lo stoccaggio di pellet di legno in applicazioni residenziali e di piccoli depositi, fino a 100 t. • Linea guida tecnica antincendio. • prUNI 8065
Imprese agroforestali: margini in calo Integrazione verticale: la legna Vendere calore Vendere corrente Micro-gassificatori Esempi presso aziende forestali Vendere pellet Pellet su piccola scala Funzionamento minipellettatrice Cippatino Cippatino: in crescita, processo Pellet e cippatino: qualche numero, struttura costi Conclusioni: fattori di successo e limiti
Presentazione di AIEL Quadro dei consumi di biomassa legnosa per la produzione di energia termica Sviluppo del mercato dei sistemi di riscaldamento Focus: mercato internazionale del pellet Monitoraggio dei prezzi dei biocombustibili legnosi
Innovazione nella misura rapida delle proprietà critiche di pellet e cippato: sistemi in spettroscopia nel vicino infrarosso La qualitàdellebiomasse Esempio di standard tecnico Attuale sistema di determinazione della qualità della biomassa Sistema di determinazione della qualità della biomassa tramite NIR Spettroscopia NIR e chemiometria Quadro della ricerca del Laboratorio Biomasse Discriminazione tra conifera e latifoglia (PCA) Determinazione della specie legnosa Predizione del contenuto di conifera/latifoglia in miscele Discriminazione tra legno vergine e trattato (PCA) Discriminazione tra legno verginee trattato (PLS-DA) Predizionedel contenutodi umidità direttamentein linea Considerazioni
Il case history della D’Alessandro Temomeccanica che proponiamo in questo articolo riguarda un impianto da 2 Mwt/h con bruciatore a griglia mobile funzionante a cippato installato presso un mobilificio italiano che produce internamente anche il combustibile da utilizzare in caldaia. L’impianto ha goduto pienamente dell’incentivo massimo raggiungibile con il Conto Termico 2.0 rientrando in tutti i nuovi parametri della normativa.
RESET srl è una start up innovativa clean tech il cui core business è rappresentato dalla produzione di impianti di microcogenerazione (50>200 kWe) da gassificazione di biomasse, ovvero impianti che utilizzano cippato di legna e bricchetti di materiale lignocellulosico per la produzione simultanea di energia elettrica e calore. La linea di impianti prodotti da RESET srl, denominata SyngaSmart, è il risultato di una lunga attività di ricerca, sviluppo e prototipazione, e racchiude una serie di componenti altamente innovative, tra cui un gasogeno composto da più reattori di gassificazione appositamente progettati.
Risparmi, duttilità e facilità di gestione in impianti sotto il MW. Non solo fonte di risparmi ma anche duttile per quanto riguarda i combustibili e facile da gestire. Sono queste le doti dell’impianto di microcogenerazione installato da Uniconfort con la collaborazione come general contractor della Termogen di Pisa, per la Dermochimica di Agrate (Mi) nel nuovo stabilimento di S. Croce sull’Arno (Fi), che produce prodotti chimici per il trattamento dei tessuti. Il calore prodotto viene utilizzato per il riscaldamento dei locali, mentre l’energia elettrica viene venduta alla rete. Con questa nuova tecnologia Uniconfort entra nel mercato degli impianti sotto il MW di potenza bruciata, particolarmente incentivati dal Conto Energia e non appesantiti da iter autorizzativi complessi. Una tipologia di caldaie tagliata su misura per aziende che hanno esigenze limitate nell’utilizzo di calore e energia, ma che non vogliono rinunciare a ridurre le spese del loro conto energetico e a fare una scelta ‘verde’. “La cogenerazione permette di ottimizzare l’utilizzo del combustibile migliorandone la resa economica – spiega Davis Zinetti, AD di Uniconfort, una realtà ad alta qualità tecnologica e in continuo sviluppo che lavora nell’ambito della conversione energetica delle biomasse solide – Il calore viene sfruttato in azienda e l’energia elettrica prodotta, se non utilizzata o in eccesso, può essere venduta alla rete. E’ una tecnologia già abbondantemente applicata alle grandi realtà, ma che i nostri tecnici riescono a replicare anche per soddisfare piccole aziende, proponendo impianti sotto il MW, facili da usare e gestire, che offrono anche la possibilità di sfruttare al meglio gli incentivi e gli iter più snelli pensati dal Conto energia”. La caldaia si avvale della tecnologia ORC per la cogenerazione di energia termica ed elettrica ed è in grado di generare contemporaneamente 700 kW termici che scaldano l’acqua tra i 55 e gli 80°C, e 165 kW di energia elettrica. Calore ed energia prodotti a basso prezzo, visto che il costo delle biomasse solide è inferiore fino alla metà rispetto all’equivalente combustibile derivato dagli idrocarburi. Inoltre, la vendita alla rete dell’energia elettrica permette di realizzare un profitto. Vantaggi economici che da soli basterebbero a giustificare l’installazione di un simile impianto. Ma non basta. Tutte le caldaie Uniconfort sono in grado di utilizzare cippato ad alti tassi di umidità, più facilmente reperibile e a prezzi ancora più bassi del cippato standard. Tutto ciò, unito al fatto che la produzione di energia ‘verde’ gode di forti incentivi, permette di ammortizzare in pochi anni l’investimento iniziale e di godere quasi da subito dei vantaggi prodotti dall’impianto sul bilancio aziendale. Box Caldaia Global potenza bruciata = 1 MW Potenza elettrica lorda 165 Kw Calore residuo 700 Kw, 55°-80°C Cippato 55-60% di umidità
RESET è iuna start up innovativa nel settore dell'energia da fonti rinnovabili. Il core business è rappresentato dalla progettazione, costruzione e commercializzazione di impianti di micro cogenerazione (50kWe-100kWe-"00kWe) per la produzione combinata di energia elettrica e termica, utilizzando come materia prima le biomasse legnose, quali cippato di legno e bricchetti di biomasse lignocellulosiche di scarto, incluse potature, gusci e affini.