- I criteri ambientali minimi per l'edilizia - Esercizio delle attrezzature a pressione - Prestazioni energetiche degli edifici e degli impianti - Promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili - Trattamento acqua negli impianti termici - Misura in campo del rendimento di combustione - Incentivazione delle rinnovabili termiche - I combustibili solidi secondari - Gestione dell'energia e diagnosi energetiche - La sostenibilità di biocarburanti, bioliquidi e biometano
Combustibili solidi
Articoli, News, PDF, Prodotti, Webinar su Combustibili solidi.
Efficienza energetica, norme e finalità
Combustibili solidi secondari norme e novità
- Mattia Merlini
- Articoli/Atti convegno
La normazione dei Combustibili Solidi Secondari (CSS) è a pieno regime, lo dimostrano le numerose nuove norme pubblicate, o in via di pubblicazione, che stanno cambiando e cambieranno il quadro normativo nazionale. La spinta arriva da lontano infatti è dal 2015 che in ambito ISO, e prima ancora in ambito CEN, l'ISO/TC 300 elabora norme e specifiche tecniche sui CSS per consentire un linguaggio comune e condiviso a livello internazionale. I CSS sono ricavati dalla componente secca dei rifiuti unicamente non pericolosi e non più idonei al riciclo.
Combustibili solidi secondari - Il Covid-19 non ferma la normazione ISO
- Mattia Merlini
- Articoli/Atti convegno
Nel corso del 2020 sono proseguite via web le attività dell’ISO/TC 300 “Solid Recovered Fuels” e dei relativi Gruppi di Lavoro (GL). Gli esperti italiani, nominati dalla CT 283 ‘Energia da rifiuti’, hanno partecipato alle attività di normazione dei Combustibili Solidi Secondari – CSS (o SRF – Solid Recovered Fuels) – come sempre in prima linea e in particolare nel GL 1 “Terminologia”, GL 2 “Spe- cifiche e classificazione”, GL 4 “Prove meccaniche e fisiche” e GL 5 “Prove chimiche e determinazione del contenuto di biomassa”, l’unico GL coordinato e gestito dall’Italia. A questi si aggiungono il GL 3 “Metodi di campionamento e riduzione del campione” e il GL 6 “Sicurezza dei Combustibili Solidi Secondari”.
Biocombustibili solidi - L'evoluzione della normativa tecnica di un settore in continua crescita
- Dario Molinari
- Articoli/Atti convegno
Il settore dei biocombustibili solidi ha avuto una crescita significativa negli ultimi anni, sia dal punto di vista tecnologico sia dal punto di vista normativo. Il mondo della normazione tecnica ha fornito un costante suo supporto al mercato che a tutt'oggi dimostra ancora grande dinamicità e un enorme potenziale. Le attività in corso, nell'ambito della normazione del CTI, sono coperte da ben cinque Commissioni Tecniche (CT). La serie UNI EN 16510 sugli apparecchi di riscaldamento domestici a combustibile solido, attualmente sotto revisione, viene seguita dagli esperti nazionali della CT 257. In particolare, la UNI EN 16510-2-7, sulle stufe alimentate sia a ciocchi di legna che a pellet, è gestita dal CEN/TC 295 WG 2 a segreteria CTI. Il ruolo dell'Italia in tale contesto è importante a fronte di un settore industriale molto sviluppato e consolidato..
Impianti in esercizio a combustibile solido e liquido - Nuova linea guida per la verifica
- Giuseppe Pinna
- Articoli/Atti convegno
La Commissione tecnica CT 258 "Canne fumarie" sta completando i lavori di un nuovo progetto di norma dal titolo "Impianti alimentati a combustibile liquido e solido, per uso civile, in esercizio - Linee guida per la verifica dell'idoneità al funzionamento in sicurezza dei sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione". Il progetto di norma rientra in un più ampio progetto che intende definire le linee guida per la verifica dell'idoneità al funzionamento in sicurezza di tutte le parti dell'impianto, e in particolare: - linee di adduzione del combustibile liquido da serbatoio a bruciatore; - locali adibiti allo stoccaggio del combustibile solido; - apparecchi di utilizzazione e locali d'installazione; - sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione.
Combustibili solidi secondari
- Mattia Merlini
- Articoli/Atti convegno
C’è la ISO/CD 21640 che stabilisce le regole per la classificazione e le specifiche dei combustibili solidi secondari. C’è la ISO/TR 21916 che ne fornisce i valori dei parametri di specifica per particolari utilizzi, come l’incenerimento e la gassificazione. C’è la ISO/CD 21644 che propone tre diversi metodi per la determinazione del contenuto di biomassa. E poi ci sono le norme tecniche e le linee guida nazionali che completano il quadro e che recentemente sono state sottoposte a revisione. Sono solo alcune delle norme sui combustibili solidi secondari (nel seguito CSS), ovvero dei combustibili ottenuti, mediante un trattamento meccanico, da rifiuti non pericolosi e preparati per essere avviati a recupero di energia in impianti di incenerimento o co-incenerimento.
Rifiuti bruciati nei cementifici: violazione dei criteri di classificazione di "End Of Waste" nella definizione di CSS.
- Redazione
- Articoli/Atti convegno
due anni dalla entrata in vigore del DM 22/2013 sul Combustibile Solido Secondario (CSS) e a pochi mesi dalla emanazione del decreto "sblocca Italia" contenente disposizioni (art. 35) per "saturare termicamente" la "rete" degli impianti di incenerimento e attribuire loro la qualifica di impianti di recupero energetico, è possibile fare il punto della estensione e del livello raggiunto (o che potrà essere raggiunto) dall'ultima "offensiva" pro-incenerimento costituita dal "cavallo di Troia" rappresentato dal CSS.
I combustibili solidi secondari: ora anche Cina, Corea, Egitto e Canada sui tavoli internazionali
- Mattia Merlini
- Articoli/Atti convegno
Era il 18 aprile 2016 quando esperti da tutto il mondo si riunirono per la prima volta a Helsinki per dare inizio alla normazione dei combustibili solidi secondari (CSS), conosciuti in ambito internazionale come solid recovered fuels (SRF). A distanza di poco più di due anni, i sei gruppi di lavoro costituenti l’ISO/TC 300 “Solid Recovered Fuels” sono ancora in piena attività per lo sviluppo di norme tecniche ISO che si occupano degli aspetti relativi a: terminologia e gestione della qualità (WG1), classificazione e specifiche (WG2), metodi di campionamento e riduzione del campione (WG3), prove fisiche e meccaniche (WG4), prove chimiche e determinazione del contenuto di biomassa (WG5) e sicurezza (WG6). Nella settimana dedicata alla normazione dei CSS, organizzata dall’RSE presso il GE Learning Center di Firenze, hanno partecipato per la prima volta Cina, Corea, Egitto e Canad
I combustibili solidi secondari: cosa c’è da sapere
- Mattia Merlini
- Articoli/Atti convegno
Lo scorso settembre i massimi esperti di produzione di combustibili solidi secondari (CSS), conosciuti in ambito internazionale come solid recovered fuels (SRF), si sono dati appuntamento a Stoccolma per proseguire nell’attività normativa che sta portando all’elaborazione di un nutrito pacchetto di norme tecniche a livello ISO. L’organo tecnico predisposto per tale attività risiede nell’ISO/TC 300 ‘Solid recovered fuels’ che è stato appositamente strutturato per elaborare normativa tecnica su tematiche quali: terminologia e gestione della qualità (WG1), classificazione e specifiche (WG2), metodi di campionamento e riduzione del campione (WG3), prove fisiche e meccaniche (WG4), prove chimiche e determinazione del contenuto di biomassa (WG5) e sicurezza (WG6).
La normativa in relazione ai combustibili solidi secondari
- M. Merlini
- Articoli/Atti convegno
Gli impianti per la gestione di tali quantitativi, come spiega Yoshinori Suga vice direttore del dipartimento per la gestione dei rifiuti del Ministero dell’Ambiente, sono di piccola taglia (700 tonnellate/anno) e se in Italia il combustibile da rifiuto viene prodotto e utilizzato sotto forma di fluff, in Giappone il combustibile subisce un processo di pellettizzazione. Nello specifico, il combustibile utilizzato negli impianti giapponesi si chiama ‘Refused Paper & Plastic Fuel’ (RPF) che altro non è che un combustibile solido ottenuto, a valle della raccolta differenziata, da rifiuti industriali quali principalmente la carta e la plastica con un alto contenuto calorifico, che di fatto lo rende un’ottima alternativa al carbone.
Dossier CTI: CSS
- Mattia Merlini
- Articoli/Atti convegno
- LA NORMAZIONE RIPARTE DA TOKYO - CLASSIFICAZIONE E SPECIFICHE - CAMPIONAMENTO - PROVE CHIMICHE E CONTENUTO DI BIOMASSA - LA PLENARIA DELL’ISO/TC 300 - AGGIORNAMENTO DAL TERRITORIO A Tokyo si è svolto u incontro nell’ambito della nuova commissione tecnica ISO (ISO/TC 300 ‘Solid Recovered Fuels’) che normerà a livello internazionale i CSS (Combustibili Solidi Secondari). I paesi coinvolti in questa specifica attività ISO stanno già fornendo nuovi elementi che direttamente o indirettamente potrebbero cambiare significativamente lo status normativo. Grazie al Vienna Agreement, ovvero la cooperazione tra ISO e CEN, le future norme tecniche sui CSS diventeranno un riferimento per il mercato mondiale e di conseguenza anche per il mercato italiano.
I CSS diventano tematica internazionale
- Mattia Merlini
- Articoli/Atti convegno
La Confederation of Finnish Industries ha ospitato, in occasione della ripresa delle attività normative nell’ambito dei Combustibili Solidi Secondari (CSS), la plenaria della commissione tecnica CEN 343 ‘Solid Recovered Fuels’ e dell’omonima e neonata commissione tecnica ISO 300. I due comitati lavoreranno sotto Vienna Agreement, ovvero un accordo che porterà ad avere per i CSS le stesse norme di riferimento in ambito ISO (internazionale), CEN (europeo) e conseguentemente UNI (italiano), poiché l’Italia ha l’obbligo di recepire le norme elaborate in sede europea. A valle del duplice appuntamento in terra finlandese – il 18 aprile si è svolta la plenaria dell’ISO/TC 300 mentre il 19 quella del CEN/TC 343 – l’Italia, che dal 2002 coordina i gruppi di lavoro europei sulla terminologia/ gestione qualità e prove chimiche nell’ambito del mandato M/325, da quest’anno gestirà anche le attività d
Le ultime novità sui CSS
- Mattia Merlini
- Articoli/Atti convegno
- LA PROSSIMA PARTITA SUI CSS E LE ULTIME NOVITÀ - CAMPIONAMENTO DEI COMBUSTIBILI SOLIDI SECONDARI
Dossier CTI: I combustibili solidi secondari
- Giovanni Ciceri
- Articoli/Atti convegno
Con questo dossier si affronta il tema dei combustibili derivati dai rifiuti (CSS) per il quale il CTI ha lavorato e lavora molto sul piano della normativa tecnica e che è strettamente collegato al tema della produzione di energia dai rifiuti. Come è relativamente noto il termine CSS dovrebbe essere l’unico ad essere utilizzato a livello nazionale, nonostante si faccia riferimento a una moltitudine di acronimi e definizioni che contribuiscono a creare una certa confusione anche tra gli operatori del set- tore, istituzioni e organi di controllo inclusi (ed è per questo motivo che riserviamo in questo dossier uno specifico intervento proprio su questa tematica).
La normativa tecnica di settore: novità e lavori in corso
- Antonio Panvini
- Articoli/Atti convegno
UNI 10389-‐2 Generatori di calore: Analisi dei prodotti della combustione e misurazione in opera del rendimento di combustione. Generatori di calore a combustibile solido e solido a biomassa. Alimentazione meccanica o manuale.
Etichettatura energetica delle caldaie a combustibile solido
- Anna Martino
- Articoli/Atti convegno
Prosegue presso la commissione Industria, Ricerca ed Energia del Parlamento Europeo l’iter del “Regolamento delegato (UE) della Commissione che integra la direttiva 2010/30/UE del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda l’etichettatura energetica delle caldaie a combustibile solido e degli insiemi di caldaia a combustibile solido, apparecchi di riscaldamento supplementari, dispositivi di controllo della temperatura e dispositivi solari”. Il regolamento è finalizzato all’introduzione di un sistema armonizzato per l’etichettatura dei prodotti secondo la loro efficienza e il loro consumo energetico, allo scopo di fornire ai consumatori informazioni di prodotto uniformi.
La UNI/TS 11553 - Le specifiche dei CSS ottenuti dal trattamento meccanico dei rifiuti non pericolosi
- Mattia Merlini
- Articoli/Atti convegno
Lo scorso settembre è stata pubblicata a catalogo UNI la UNI/TS 11553:2014, documento che fornisce le specifiche per i combustibili solidi secondari (CSS) ottenuti dal trattamento meccanico dei rifiuti non pericolosi e classificati in conformità alla UNI EN 15359:2011. Il CSS è definito come un combustibile solido ottenuto (ovvero lavorato, omogeneizzato e migliorato ad una qualità che può essere oggetto di accordi specifici tra produttore e utilizzatore) da rifiuti non pericolosi, preparato per essere avviato a recupero di energia in impianti di incenerimento o co-incenerimento. I CSS sono quindi prodotti a partire da rifiuti unicamente non pericolosi e non più economicamente riciclabili, e sono ottenuti, per esempio, da rifiuti urbani a valle della raccolta differenziata e da rifiuti speciali non pericolosi.
Combustibili Solidi Secondari: un’opportunità per il futuro
- Mattia Merlini
- Articoli/Atti convegno
L’Italia è un Paese che produce circa 30 milioni di tonnellate di rifiuti urbani e quasi 130 milioni di tonnellate di altri rifiuti pericolosi e non all’anno. Con riferimento a tali flussi, l’Italia presenta ancora un livello di smaltimento in discarica sensibilmente superiore ai più avanzati Paesi europei, pari a circa il 50% del totale (25% Nord, 62% Centro, 66% Sud) e tale situazione è dovuta anche al fatto che il ricorso alle discariche non è disincentivato. Alla luce di tali considerazioni, secondo la Direttiva 2008/98/CE, la gerarchia dei rifiuti stabilisce in linea generale un ordine di priorità di ciò che costituisce la migliore opzione ambientale nella normativa e politica dei rifiuti; tuttavia discostarsene può essere necessario per flussi di rifiuti specifici quando è giustificato da motivi di fattibilità tecnica, praticabilità economica e protezione dell’ambiente.
Guida Efficienza
Energetica 2024
Settori Hot
Parole chiave Hot
Le news più lette
- E.ON Energia
- Massimiliano Vessi
Gli articoli più letti
- Dario Giacomello
- Andrea Carpignano
Webinar più visti del mese
Settori Popolari
- Efficienza energetica industriale6220
- Rinnovabili5099
- Termotecnica industriale3307
- Ambiente3176
- Energia3038