- Un unico dispositivo per misurazioni continue e simultanee di agenti contaminanti di H2S, H2O e CO2 presenti nelle reti di trasporto e nelle reti di distribuzione del gas naturale - Il suo impiego risulta particolarmente idoneo per gli impianti di misura ed analisi di biometano in conformità alla norma UNI/TS 11537:2019 - La collaudata tecnologia laser di ABB elimina virtualmente le letture errate e fornisce una risposta rapida per un controllo affidabile dei processi - Concepito per luoghi remoti e pericolosi, Sensi+ garantisce performance superiori e un basso costo di proprietà
Acido Solfidrico H2S
Articoli, News, PDF, Prodotti, Webinar su Acido Solfidrico H2S.
Acido solfidrico H2S
- Come si forma l'acido solfidrico?
- A cosa serve l'acido solfidrico?
L'acido solfidrico (H2S) è incolore e tossico, dal tipico odore di uova marce.
E' presente naturalmente nell'ambiente, essendo prodotto dalla decomposizione di materiale organico in condizioni di assenza di ossigeno; come discariche, nei pozzi petroliferi, nelle fogne e nelle acque reflue; può essere emesso da petrolio grezzo, acque stagnanti e miniere di carbone dove l'ossigeno è presente in quantità ridotte.
In varie concentrazioni questo acido viene utilizzato per la produzione di:
- Fertilizzanti;
- Pigmenti;
- Coloranti;
- Esplosivi;
- Detergenti;
- Sali e acidi inorganici;
- Nella raffinazione del petrolio;
- Nei processi metallurgici.

Articoli e news su Acido Solfidrico H2S
Il controllo della qualità del biogas e del biometano è un'esigenza sempre più attuale. Gli operatori predisposti a garantire la corretta gestione degli impianti di upgrading da biogas a biometano, hanno evidenziato la necessità di effettuare analisi sulla composizione del biogas tramite monitoraggio degli inquinanti, VOC e H2S, al fine di assicurare una regolare ed efficiente operatività dell'impianto stesso.
Acido solfidrico: sicurezza per la popolazione grazie al monitoraggio esterno del più grande complesso elettrochimico del sud Europa.
Un rilevatore di gas rilevatore di gas tossici ed infiammabili Wireless HART, disponibile per Metano, Propano, Acido Solfidrico, Monossido di Carbonio, Ammoniaca e a breve anche per Idrogeno. Sensori interscambiabili tra di loro. Uno strumento flessibile e di semplice impiego, che consente una considerevole riduzione dei costi.
L'attenzione verso la qualità dell'aria sta assumendo sempre più importanza, basti pensare che numerosi comitati cittadini nascono per sensibilizzare l'opinione pubblica soprattutto per l'aspetto legato alla salute o alle diverse politiche di sostenibilità che vengono attuate dai Comuni. Una soluzione a basso costo è rappresentata dall'utilizzo di piccoli sensori che in base al principio di misura permettono di rilevare gas e polveri in aria; possono essere elettrochimici per sostanze come NO, NO2, CO, O3, H2S... a infrarossi per la CO2, con tecnologia PID per composti organici volatili COV, e contatori ottici di particelle a laser scattering per le polveri.
Uno dei maggiori problemi per un impianto biogas è la presenza di fenomeni corrosivi che si sviluppano nel digestore. Il principale agente corrosivo è l'idrogeno solforato (H2S). La sua presenza è dannosa per la vita del motore cogenerativo e deve essere eliminato per poter immettere in rete il biometano. La rimozione avviene spesso introducendo O2 ma questo aggrava la corrosione dell'impianto. Il processo brevettato IDRO.deS, fornito da Idro Group è invece un sistema di desolforazione, chimico-biologico, basato sulla tecnologia di filtro ibrido con aggiunta di aria. Il filtro rimuove l'idrogeno solforato dal biogas attraverso il passaggio nel modulo.
Misurare in tutta sicurezza la portata del Biogas: come evitare i problemi di corrosione e lavorare al meglio Gli ingegneri responsabili della produzione di biogas che coinvolge i rifiuti organici industriali e il trattamento delle acque reflue urbane apprezzeranno il fatto che il robusto e affidabile misuratore ST51A di Fluid Components International (FCI) combina una precisione di misura superiore con un'elevata affidabilità e sicurezza di funzionamento. Il biogas proveniente da rifiuti organici come gli impianti di lavorazione di alimenti, i sistemi di fermentazione per prodotti lattiero-caseari o cantine e birrerie, così come il letame in azienda e gli impianti di trattamento delle acque reflue, viene spesso "digerito" in condizioni anaerobiche nei serbatoi dei reattori. Il risultato è un prezioso biogas, che viene misurato per supportare sistemi energetici ecologici di cogenerazione o per lo smaltimento in torcia. Questa potente miscela di metano combustibile (CH4), anidride carbonica (CO2), acqua e tracce di acido solfidrico corrosivo (H2S) è problematica per molte tecnologie di misurazione della portata. Le proprietà combustibili del gas CH4 richiedono le approvazioni di sicurezza HazEx. Inoltre, la natura corrosiva delle particelle di H2S influisce sulle prestazioni e può intasare molti sensori di flusso, portando a frequenti e laboriose pulizie. Il robusto misuratore massico termico ST51A di FCI è specificamente progettato per processi a biogas sporchi e potenzialmente pericolosi. Offre agli operatori del sistema una misurazione della portata massica altamente accurata e ripetibile per facilitare il controllo del sistema, registrare i dati di produzione del gas e fornire informazioni obbligatorie sulla sicurezza e sui rapporti ambientali. Per sopravvivere nei processi a biogas, il flussimetro ST51 è dotato di serie di una robusta struttura in acciaio inox 316 e di sensori termici in Hastelloy-C22. È dotato di un design senza parti in movimento, senza intasamenti, che elimina la necessità di una pulizia costante in condizioni di biogas umido e sporco. Il misuratore ST51A è dotato di approvazioni di sicurezza complete e globali per Divisione 1, Zona 1, area Ex. L'elettronica dello strumento è alloggiata in un resistente involucro con grado di protezione NEMA 4X, IP67 contro l'ingresso di polvere/acqua, completamente in metallo (alluminio e acciaio inox 316L) con doppie porte per condotti con filettature NPT o M20. Il trasmettitore può essere montato integralmente con l'elemento di portata (sonda) o può essere montato a distanza per una maggiore flessibilità di installazione. Lo strumento viene fornito di serie con doppie uscite 4-20 mA, conformi alle norme NAMUR NE43 e un'uscita a impulsi a 500 Hz. Il modello ST51A aggiunge le comunicazioni digitali tramite il protocollo HART, versione 7. Fornisce al personale dell'impianto dati digitali sui parametri di portata e temperatura, sullo stato di salute dello strumento, sulla diagnostica dei guasti e sulle informazioni sulla gestione delle risorse. Dispone inoltre della capacità di apportare modifiche alla configurazione sul campo, se necessario, utilizzando comunicatori portatili HART standard. Tutti i flussimetri di massa termici di FCI con comunicazione tramite protocollo HART sono certificati e registrati tramite FieldComm Group.
Il processo biochimico che si verifica nei digestori anaerobici determina la presenza di Acido Solfidrico (H2S) all'interno del biogas. La sua presenza è inevitabile ma la sua alta concentrazione risulta inibente per il processo. ECOSANA SG è la risposta alla richiesta di un prodotto Green che sfrutta l'affinità di batteri selezionati per l'H2S e ne controlla la sua presenza. Il committente lamenta elevate concentrazioni di H2S nel biogas con valori di 1500 ppm in uscita impianto con punte di 2300 ppm. L'alto tenore di H2S è da ricercarsi nel tipo di alimentazione costituita dall'80% di polpe di barbabietola ricche di solfati. Prima del test, il committente dosava composti del Ferro (1 Ton/giorno) senza ottenere risultati considerevoli (sopra 1200 ppm H2S).
Da un brevetto Enea un prototipo realizzato assieme al Politecnico di Torino e ad alcune aziende. Il metodo di purificazione del biogas brevettato da ENEA è basato su un processo di trasformazione in zolfo dell'idrogeno solforato (H2S), grazie a particolari batteri resi più efficienti dalle lunghezze d'onda di un'illuminazione a LED.
- Tecnologia TDLAS per il biometano - Analizzatori gas Biometano : H2O e H2S - Analizzatori TDL - principio di funzionamento - Innovazione dal laser nelle analisi dei gas - Caso 2 - Analizzatore RAMAN InLine su LNG
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La Malesia e l’ Indonesia sono i più grandi esportatori al mondo di prodotti di olio di palma con circa 4 milioni di ettari di terreno coltivati a piantagione di olio di palma. I Rifiuti, compresi POME (Palm Oil Mill Effluent ), provenienti da oltre 1000 piantagioni di olio di palma sono un problema significativo per i proprietari di piantagioni, le comunità locali e della regione in generale perche’ sono causa delle emissioni totali in atmosfera. POME con il suo alto contenuto organico è una fonte con un grande potenziale per la produzione di biogas. ETG, attraverso il suo distributore in Malesia, ha installato diversi sistemi di analisi del biogas con l'analizzatore ETG 6500 che effettua un monitoraggio continuo della concentrazione di CH4, CO2, O2 e H2S nel Biogas prodotto dall’impianto. Gli impianti che utilizzano il sistema di analisi ETG 6500 in Malesia e Indonesia sono: In Malesia 1. Nitar Plant 2. Pukin Plant 3. Ipoh Plant 4. Segamat Plant 5. Merotai Plant 6. Kalabakan Plant In Indonesia 1. Banjarmasin Plant 2. Sumatra Plant
Il biogas è una miscela formata da: metano, ossido e biossido di carbonio, azoto, idrogeno e idrogeno solforato, oltre a percentuali minori di altri gas. Nei motori a biogas occorre controllare l’evoluzione di H2S (idrogeno solforato) all’interno del lubrificante. Si utilizzano cartucce combinate AOJ che permettono di controllare l’acidità dell’olio e abbassare il contenuto di acqua.
Lo sviluppo delle moderne tecniche di perforazione e di fratturazione, quali ad esempio la perforazione orizzontale e la fratturazione multi livello, unendo una maggiore produttività per pozzo ad una riduzione dell’impatto ambientale dello stesso e la conseguente maggiore accettabilità sociale dell’attività estrattiva, consentono sicuramente di affermare che le attività estrattive andranno estendendosi nei prossimi anni. Le possibilità di applicazione delle valvole e le esigenze relative, dal punto di vista tecnico, non si discostano particolarmente da quelle già ben note alle aziende Italiane, sia ad esempio in termini di pressioni di esercizio che di contenuti di sabbia e H2S nei gas processato.