BIOMETANO. L'IMPIANTO AGRICOLO GREENFIELD DI BIO VEROLA
Un perfetto esempio di economia circolare e di come l'agricoltura abbia un ruolo strategico nella lotta al cambiamento climatico.
Bio Verola è l'impianto greenfield che produce 300 Sm³/h di biometano, realizzato nel bresciano da IES Biogas - dal 2018 parte del gruppo Snam - per Lazzari&Lucchini.
All'anno vengono prodotti 2,7 milioni di Sm³ di biometano avanzato ad uso autotrazione, derivanti dalla digestione anaerobica di 150 t/giorno di residui, sottoprodotti agricoli, letame e colture intercalari, con un risparmio di oltre 2.000 t di petrolio equivalente e quasi 4.000 tonnellate di CO2 in meno in atmosfera. Il primo metro cubo è stato immesso nella rete nazionale Snam lo scorso settembre.
L'impianto di Bio Verola è stato individuato tra i cinquanta progetti di successo nel settore dei gas rinnovabili dal rapporto 2020 pubblicato dall'EBA - European Biogas Association e segnalato tra i quarantacinque case history a livello mondiale nello "Showcase Report for the Biogas and biomethane industry" di BiogasWorld, network nato per valorizzare la conoscenza del settore in tutto il mondo.
Oltre a produrre energia pulita riducendo sensibilmente le emissioni fossili in atmosfera e promuovendo la mobilità sostenibile grazie alla produzione di biometano destinato all'autotrazione, il progetto mette al centro il terreno coltivato, prevedendo la pratica virtuosa della fertilizzazione organica, necessaria per sequestrare in modo stabile il carbonio nel suolo, aumentare la sua fertilità e preservare la biodiversità.
Dal digestato, infatti, viene prodotto fertilizzante organico che riduce l'uso di prodotti chimici. Il digestato prodotto viene avviato a una fase di separazione solido-liquido. La parte liquida del digestato viene trattata con un sistema biologico di riduzione dell'azoto ammoniacale, abbattendolo fino al 70%. Il separato solido viene stabilizzato aerobicamente per produrre fertilizzante, che arricchisce di sostanza organica ed elementi nutritivi il suolo, restituendogli ciò che gli è stato sottratto durante le attività agricole, immagazzinando carbonio nel terreno e creando a tutti gli effetti un carbon sink.
"L'impianto di Bio Verola - spiega Marco Mazzero, Amministratore delegato di IES Biogas e membro del Company Advisory Board dell'EBA - rappresenta una best practice italiana, che conferma il ruolo chiave del biogas e del biometano nella transizione verso la neutralità del carbonio e un'economia efficiente sotto il profilo delle risorse. Affinché le
All'anno vengono prodotti 2,7 milioni di Sm³ di biometano avanzato ad uso autotrazione, derivanti dalla digestione anaerobica di 150 t/giorno di residui, sottoprodotti agricoli, letame e colture intercalari, con un risparmio di oltre 2.000 t di petrolio equivalente e quasi 4.000 tonnellate di CO2 in meno in atmosfera. Il primo metro cubo è stato immesso nella rete nazionale Snam lo scorso settembre.
L'impianto di Bio Verola è stato individuato tra i cinquanta progetti di successo nel settore dei gas rinnovabili dal rapporto 2020 pubblicato dall'EBA - European Biogas Association e segnalato tra i quarantacinque case history a livello mondiale nello "Showcase Report for the Biogas and biomethane industry" di BiogasWorld, network nato per valorizzare la conoscenza del settore in tutto il mondo.
Oltre a produrre energia pulita riducendo sensibilmente le emissioni fossili in atmosfera e promuovendo la mobilità sostenibile grazie alla produzione di biometano destinato all'autotrazione, il progetto mette al centro il terreno coltivato, prevedendo la pratica virtuosa della fertilizzazione organica, necessaria per sequestrare in modo stabile il carbonio nel suolo, aumentare la sua fertilità e preservare la biodiversità.
Dal digestato, infatti, viene prodotto fertilizzante organico che riduce l'uso di prodotti chimici. Il digestato prodotto viene avviato a una fase di separazione solido-liquido. La parte liquida del digestato viene trattata con un sistema biologico di riduzione dell'azoto ammoniacale, abbattendolo fino al 70%. Il separato solido viene stabilizzato aerobicamente per produrre fertilizzante, che arricchisce di sostanza organica ed elementi nutritivi il suolo, restituendogli ciò che gli è stato sottratto durante le attività agricole, immagazzinando carbonio nel terreno e creando a tutti gli effetti un carbon sink.
"L'impianto di Bio Verola - spiega Marco Mazzero, Amministratore delegato di IES Biogas e membro del Company Advisory Board dell'EBA - rappresenta una best practice italiana, che conferma il ruolo chiave del biogas e del biometano nella transizione verso la neutralità del carbonio e un'economia efficiente sotto il profilo delle risorse. Affinché le
Settori: Ambiente, Biocarburanti, Bioenergia, Biometano, Cambiamento climatico, Combustibili, Efficienza energetica industriale, GAS, Inquinamento, Rinnovabili
- Marco Bellini
- MASE - Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica
- CIB - Consorzio Italiano BioGas
- Francesca Dall'Ozzo
- Marco Bellini