Oltre a sistemi ibridi e pompe di calore, BDR Thermea, il Gruppo a cui appartiene Baxi ormai da oltre 13 anni, amplia ulteriormente il proprio portfolio di soluzioni per la transizione energetica con reti di teleriscaldamento.
Teleriscaldamento
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Articoli e news su Teleriscaldamento
Raggiungere la neutralità climatica entro il 2030, ben 20 anni in anticipo rispetto alla data fissata dall'Unione Europea. È questo il forte impegno che l'Amministrazione comunale di Bologna ha preso nei confronti della città, sottoscritto anche di recente con il lancio del 'Climate City Contract', nell'ambito di Bologna Missione Clima, insieme ad altri partner del territorio, tra cui il Gruppo Hera.
La tubazione per teleriscaldamento CASAFLEX con tubi interni in acciaio inox è un sistema di tubazioni flessibili, continue e termoisolate per l'impiego con temperature e pressioni di esercizio elevate. Casaflex Uno e Casaflex Duo
BRUGG Pipes si è focalizzata strategicamente da molti anni sulla produzione di soluzioni per il trasporto sicuro di gas e liquidi ad uso in campo industriale, come anche in prevalenza nel teleriscaldamento. In questi due segmenti di mercato forniamo, quindi, un contributo essenziale alla svolta energetica e alla riduzione della CO2, grazie all'impiego di sistemi di teleriscaldamento sostitutivi di impianti a energia fossile.
Lo sviluppo del teleriscaldamento consentirà di ottenere significativi benefici ambientali: riduzione annua di circa 68.000 tonnellate di emissioni di CO2 e di 96 tonnellate di NOx. Inoltre, a regime, verrà ridotto di circa 34 milioni di metri cubi il fabbisogno di gas metano.
Microflex di Watts è il sistema di tubazioni flessibili preisolate per il trasporto di fluidi negli impianti di riscaldamento, raffrescamento centralizzato e per l'acqua sanitaria e potabile. Adatto a molteplici applicazioni, sia in singole strutture residenziali che in grandi impianti di teleriscaldamento, Microflex permette il trasporto interrato di fluidi caldi, in impianti centralizzati di riscaldamento con temperatura di picco fino a 95°C, e di fluidi freddi (acqua potabile, alimentazione impianti industriali). Può anche essere utilizzato per gli impianti di climatizzazione.
Cosa considerare per ipotizzare un sistema di cogenerazione? - Rapporto prezzo specifico della corrente e prezzo specifico del gas elevato - Rapporto produzione di calore da CHP e da impianto di riscaldamento o teleriscaldamento - Richiesta simultanea e continua di calore ed energia elettrica
- Il teleriscaldamento in Italia oggi - Impianti cogenerativi dedicati e non dedicati - Teleriscaldamento, una tecnologia flessibile - Il futuro in Italia, potenziale di sviluppo - Stima della domanda termica italiana - Calore di scarto e calore rinnovabile - Stima del potenziale: la metodologia - Potenziale ottimale e benefici ambientali
Duecento milioni di euro per finanziare progetti volti alla realizzazione di nuovi sistemi di teleriscaldamento e teleraffrescamento efficiente; all'estensione a nuovi utenti di reti esistenti e al loro efficientamento. A dare attuazione all'investimento 3.1 (M2C3) del PNRR il decreto firmato dal ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani.
CASAFLEX è la tubazione preisolata, flessibile, autocompensante e monitorabile realizzata da BRUGG Pipe Systems per l'allacciamento delle utenze alla rete principale di teleriscaldamento, o per la realizzazione di reti di piccole e medie dimensioni. Può essere inoltre impiegata nell'industria, nell'agricoltura, nel rifornimento di acqua potabile, nelle piscine e negli impianti solari termodinamici installati in giardino.
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Gli ultimi webinar su Teleriscaldamento
Le biomasse legnose in Italia: stima del potenziale energetico, come utilizzarlo al meglio: la cogenerazione. Nel 2019, le rinnovabili hanno fornito 10.6 MTEP, di cui 91% come consumo diretto e 9% come calore cogenerato, in gran parte distribuito mediante reti di teleriscaldamento. Nel corso della presentazione sarà illustrato anche il prototipo RSE per test in campo.
Cosa considerare per ipotizzare un sistema di cogenerazione migliorando l'efficienza energetica? - Rapporto prezzo specifico della corrente e prezzo specifico del gas elevato; - Rapporto produzione di calore da CHP e da impianto di riscaldamento o teleriscaldamento; - Richiesta simultanea e continua di calore e corrente.
Altri contenuti su Teleriscaldamento
Ampio il ventaglio di condotte disponibili: a parete singola, doppia, con isolamento termico, rigide e flessibile, in acciaio e in materiale plastico. Le soluzioni possono essere installate negli impianti di teleriscaldamento, biogas, idrotermosanitari e per il trasporto in sicurezza di carburanti.
Torreggiante su una delle tante colline metallifere che circondano il territorio toscano, il borgo di origine medievale di Chiusdino (SI) è servito dal nuovo impianto di teleriscaldamento che sfrutta, per il suo funzionamento, il calore latente sotterraneo presente in queste zone.
Deparia è in grado di offrire soluzioni per il trattamento delle emissioni in atmosfera prodotte da impianti di cogenerazione, centrali di teleriscaldamento e Turbine a Gas, includendo il settore delle energie rinnovabili, con soluzioni dedicate ai processi di upgrading del Biogas a BioMetano.
Il dossier di questo mese vuole fare il punto della situazione su un settore importante del mercato energetico nazionale, il teleriscaldamento e teleraffrescamento, in un momento in cui tra regolazione e incentivazione probabilmente si deve ancora definire bene quale sarà lo scenario futuro. Il CTI, in tale contesto, è attore di rilievo soprattutto sul fronte dello svliluppo della normativa tecnica di settore. In queste pagine i principali soggetti istituzionali e di rappresentanza interessati riportano qualche informazione utile a capire lo stato dell'arte, le prospettive e le criticità del settore.
Attivo dal 1976, lo storico termovalorizzatore di BEA è stato tra i primi impianti in Italia di recupero e combustione di rifiuti urbani, fanghi di depurazione civile e rifiuti speciali, destinati alla rete di teleriscaldamento dei Comuni della Provincia di Monza e Brianza. Grazie a un accordo decennale, stipulato secondo la formula del Partenariato Pubblico Privato, il sistema di stoccaggio e alimentazione di fanghi biologici disidratati realizzato da Siram Veolia permette di sfruttare tutta l'attuale capacità di trattamento dei fanghi per la combustione dell'impianto.
Nei 30 anni di attività, Hug Engineering ha dedicato ogni suo sforzo per contenere gli effetti dello sviluppo sulla natura, partendo dai primi impianti SCR di Hug nel 1988, abbiamo sviluppato il prodotto e la rete di assistenza. Oggi, quando i nostri clienti ci chiedono di abbattere le emissioni nei gruppi di cogenerazione e soddisfare le normative regionali o provinciali non ci spaventiamo, siamo in grado di fornire il miglior prodotto ed un piano di manutenzione nel tempo personalizzato sul profilo operativo di ogni singolo impianto, sia per cogenerazione, trigenerazione o per servizi di teleriscaldamento.
Deparia è in grado di offrire soluzioni per il trattamento delle emissioni in atmosfera prodotte da impianti di cogenerazione, centrali di teleriscaldamento e Turbine a Gas, includendo il settore delle energie rinnovabili, con soluzioni dedicate ai processi di upgrading del Biogas a BioMetano.
Gli Enti pubblici lombardi che utilizzano nei propri edifici impianti di climatizzazione invernale obsoleti possono sostituirli sfruttando fondi regionali. C'è tempo fino al 20 luglio. Con il Bando regionale ex l.r. 9/20, la Lombardia promuove negli Enti pubblici la sostituzione delle caldaie funzionanti a combustibili solidi e liquidi, oppure quelli con oltre 15 anni di vita indipendentemente dal combustibile utilizzato. Al loro posto dovranno essere installati impianti a emissioni quasi nulle (pompe di calore) oppure ci si dovrà allacciare a reti di teleriscaldamento. Per Comuni sopra i 300 metri di quota, sarà anche possibile installare impianti a bassissime emissioni. La conclusione dei lavori connessi all'intervento dovrà avvenire entro il 2022. Chi può partecipare al Bando di Regione Lombardia? Al Bando possono partecipare i seguenti soggetti pubblici: - Enti locali lombardi (ovvero: Comuni, Province, Città Metropolitane, Comunità Montane, Unioni di Comuni); - Aziende lombarde per l'Edilizia Residenziale pubblica (ALER); - Parchi nazionali e consorzi ed enti autonomi gestori di parchi e aree naturali protette. Il soggetto pubblico deve essere proprietario dell'edificio in cui viene sostituito l'impianto. Qual è l'importo erogato? Il Bando di Regione Lombardia eroga un contributo a fondo perduto che copre fino al 90% del costo degli interventi, con un massimo erogabile per ogni beneficiario pari a 200.000 euro. Nel caso di installazione di impianti a bassissime emissioni, ammissibili solo sopra i 300 metri di quota, la percentuale massima di finanziamento è del 70%. La modalità di erogazione prevedono che il 50% sia fornito in anticipo all'accettazione del contributo assegnato, e il restante 50% a partire dal 2022, alla rendicontazione finale delle spese sostenute. Complessivamente, le risorse al momento messe a disposizione ammontano a 3,4 milioni di euro, di cui 1,7 milioni per il 2021 e 1,7 per il 2022. Quali tecnologie si possono installare? - Installazione di pompa di calore, comprese le opere complementari all'intervento come: sistemi di monitoraggio dei consumi energetici; sistemi di telecontrollo e/o telegestione dell'impianto; interventi sul sistema di distribuzione ed emissione del calore; - Installazione di pompa di calore elettrica, compresi: impianto fotovoltaico dotato di sistema di accumulo dell'energia elettrica; sistema di accumulo dell'energia elettrica, anche al servizio di impianto fotovoltaico già esistente; - Opere di allaccio alla rete di teleriscaldamento (limitatamente alla parte a carico del soggetto beneficiario); - Sistemi integrativi di generazione a fonte non rinnovabile ad alta efficienza, per rendere i Sistemi più flessibili (solo ad integrazione degli impianti a fonte rinnovabile); - Sistemi di controllo automatico per la regolazione ottimale degli impianti di integrazione a fonte fossile (se presenti); - Impianti a bassissime emissioni per i Comuni sopra i 300 metri di altitudine: caldaie conformi al Reg(UE) 813/2013 del 2 agosto 2013; impianti a fonti di energia rinnovabile (pellet e cippato certificati) di potenza superiore ai 35 kW in classe 5 Stelle, dotate di alimentazione automatica e di sistema di filtrazione integrato o esterno al corpo caldaia.
Turboden offre soluzioni altamente performanti e facilmente integrabili che possono contribuire alla decarbonizzazione dei processi industriali e del settore del teleriscaldamento, migliorandone l'efficienza.
Ecco le caratteristiche e i vantaggi delle caldaie a biomassa per il riscaldamento industriale. Conoscere il tipo di combustibile è fondamentale per la corretta progettazione dell'impianto. I generatori di calore alimentati a biomassa sono scelti per il riscaldamento industriale soprattutto per la loro convenienza economica e per le "economie di scala" che sono in grado di apportare in molti contesti, per esempio dove si possono utilizzare gli scarti delle lavorazioni industriali (per sapere di più leggi anche Quando è davvero conveniente installare una caldaia a biomassa). Gli impianti a biomassa sono indicati per nuove centrali termiche o per riqualificazioni, in sostituzione di vecchi generatori a combustibili fossili, per la produzione di acqua calda a servizio di industrie o per reti di teleriscaldamento. Quali sono le caratteristiche della biomassa legnosa? La biomassa legnosa a fini energetici si distingue in due categorie principali: biomasse di origine forestale, ottenute dalla gestione e manutenzione delle aree boschive, e biomasse derivanti da scarti di lavorazione dell'industria del legno. La classificazione qualitativa dei biocombustibili solidi costituiti da materiale naturale e trattato (tra cui le biomasse legnose) è definita a livello europeo dalla norma EN ISO 17225, che riporta una classificazione basata su provenienza, forma (pellet, cippato, bricchette, ecc) e proprietà (contenuto idrico, contenuto di ceneri, ecc). Questa metodologia consente di definire in maniera inequivocabile le caratteristiche del prodotto, agevolando la stesura di contratti di fornitura del combustibile e definendo, sin dalla fase di progettazione, le caratteristiche del combustibile che sarà utilizzato. Riportiamo di seguito le caratteristiche più significative della biomassa legnosa: - Denominazione e origine: pellet o cippato derivante da piante intere, legno da esbosco, residui da taglio, residui della lavorazione del legno (non trattati chimicamente); - Pezzatura (P) secondo ISO 17827-1: da P16S a P300; - Contenuto idrico (M) del combustibile: da 10% al 60% (massa acqua/massa totale legno umido); Contenuto di cenere (A) del combustibile: da 1% fino a un massimo del 10%. La qualità di pellet e cippato Nelle caldaie a biomassa industriale sono utilizzati prevalentemente pellet e cippato. Il pellet, in particolare, si caratterizza per un basso contenuti idrico (meno del 10%) e per un potere calorifico molto alto (? 4,6 kWh/kg). Il cippato, invece, è caratterizzato da un potere calorifero che varia in funzione dell'umidità: la qualità migliore (A1+) ha un valore M inferire al 10% e un potere calorifico > 4,3 kWh/kg, mentre il meno pregiato cippato B1-B2 ha un contenuto idrico che può arrivare al 60% e un potere calorifico inferiore. I prezzi della biomassa legnosa dipendono ovviamente dalla sua qualità. Con riferimento a gennaio 2021, il bollettino dell'Aiel (Associazione Italiana Energie Agroforestali) riporta 66 euro/MWh per il pellet A1 ENPlus di prima qualità, 36 euro/MWh per il cippato A1 (M 35) e 25 euro/MWh per il cippato B1 (M 50). Un confronto con le quotazioni del gasolio da riscaldamento e del gas naturale nello stesso periodo (rispettivamente pari a 116 e 71 euro/MWh) fa comprendere il risparmio economico che si può conseguire utilizzando caldaie a biomassa.